I militari dell’Arma hanno bloccato l’uomo mentre era a bordo della sua autovettura recandosi poi presso la sua abitazione sita nel quartiere “San Cristoforo” dove si sono trovati di fronte ad un vero e proprio “arsenale”
Sono 31 gli indagati a vario titolo indagate dei delitti di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina), porto e detenzione di armi da fuoco.
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Redazione
Nel mirino i beni di Giuseppe e Salvuccio Lombardo
Centottanta anni di reclusione per tredici imputati per un vasto traffico di droga, gestito dal clan Cappello-Bonaccorsi, e il possesso di armi da guerra
Nuove rivelazioni sull'omicidio di Alessio Boscarino ucciso a Priolo nel dicembre del 2016. Un collaboratore di giustizia ha detto che uno dei tre imputati ha ammazzato la vittima perché quest'ultima avrebbe minacciato di morte i suoi familiari.
È stata accertata la pericolosità sociale dei due e in un secondo momento le posizioni economiche degli stessi, consentendo d'individuare i cespiti patrimoniali oggetto d'intestazione
Un militare della Guardia di finanza, in servizio ad Augusta, avrebbe promesso ad un esponente del clan Cappello-Carateddi un subappalto da 6 mln di euro al Porto di Augusta per la demolizione di una piattaforma ferrosa.
La vasta operazione è stata condotta della squadra mobile di Catania, del Servizio centrale operativo e dai reparti speciali della polizia, coordinati dalla Dda di Catania, oltre una settimana fa ma resa nota solo ora
Complessivamente i carabinieri hanno arrestato 12 persone e notificato in carcere il provvedimento restrittivo ad altri quattro indagati già detenuti. Il Gip ha disposto anche l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per nove spacciatori di marijuana e cocaina.
Il decreto di confisca è frutto di un'indagine investigativa e patrimoniale condotta nel 2016 dalla Divisione Polizia Anticrimine e dalla Squadra Mobile che evidenziò una sproporzione tra i redditi dichiarati da Tudisco e del suo nucleo familiare e quelli acquisiti nel tempo.
Il clan catanese dei Capello, su richiesta del boss siracusano Salvatore Giuliano, "stava per organizzare un'eclatante azione omicidiaria" per "eliminare lo scomodo giornalista" Paolo Borrometi per le sue inchieste sul territorio.