Annullare l'assoluzione emessa in favore di Vito Mazzara, presunto killer di Mauro Rostagno, e confermare l'ergastolo a carico di Vincenzo Virga, il capomafia di Trapani ritenuto il mandante dell'omicidio del sociologo e giornalista avvenuto il 26 settembre del 1988 nel trapanese.
Virga sarebbe stato il mandante del delitto. Assolto invece il secondo imputato, Vito Michele Mazara, accusato di essere l'esecutore materiale. In primo grado aveva avuto l'ergastolo.
Una condanna, una assoluzione, 8 imputati prosciolti per intervenuta prescrizione. È l'esito del processo celebrato a Trapani, che vedeva imputate per falsa testimonianza dieci persone che, per l'accusa, avrebbero dichiarato il falso al processo per l'omicidio del giornalista sociologo Mauro Rostagno.
"Francesco Messina Denaro disse di aver dato incarico a Vincenzo Virga di eseguire l'omicidio di Mauro Rostagno" e questo "particolare" riferito, tra gli altri, dal collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori, "non è per nulla incompatibile con la ricostruzione di come operassero gli organi di vertice di 'cosa nostra' nella deliberazione di omicidi eccellenti".
Respinto invece il ricorso della Procura di Palermo contro l'assoluzione pronunciata in appello in favore del presunto killer Vito Mazzara. Il Pg della Suprema Corte aveva chiesto di annullare il proscioglimento di Mazzara.
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la decisione dei giudici del tribunale di agrigento
Il geometra è stato anche condannato a risarcire il Comune e il sindaco pro tempore: per quest'ultimo è stata disposta anche una provvisionale, vale a dire un anticipo del risarcimento del danno, di 10mila euro.
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"Chiediamo anche l'esame dell'imputato... si tratta di un auspicio". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Caltanissetta Gabriele Paci. L'accusa ha chiesto anche di ascoltare alcuni componenti delle forze dell'ordine che si occuparono delle indagini e diversi collaboratori di giustizia.