Sambuca di Sicilia, la roccaforte sicana a pochi chilometri dal parco archeologico di Selinunte, vince la gara per il «Borgo dei Borghi» della trasmissione «Alle falde del Kilimangiaro» e per la terza volta consecutiva, dopo Gangi e Montalbano Elicona, che hanno ricevuto lo scettro di reginette d’Italia nel 2014 e nel 2015, la Sicilia si conferma la meta più ambita di viaggiatori e turisti.

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per il riconoscimento di Sambuca di Sicilia come “Borgo dei borghi 2016” – hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale Anci Sicilia
“Il prestigioso premio nazionale, che per tre anni consecutivi è stato riconosciuto alla Sicilia – continuano Orlando e Alvano – testimonia come, nonostante le tante difficoltà finanziarie ed organizzative, i comuni di minore dimensione demografica riescano ad esprimere dinamismo ed una offerta culturale ricchissima e variegata”.

“Si tratta di una ulteriore conferma della bellezza e dell’attrattivita’ turistica dei territori siciliani – concludono Orlando e Alvano – i quali sono una straordinaria meta di interesse in cui poter ritrovare una qualità della vita impensabile in altre regioni d’Europa”.

“Che la Sicilia fosse uno scrigno che racchiude un tesoro inestimabile lo sappiamo tutti, ci inorgoglisce che anche i suoi borghi vengano annoverati tra i più belli d’Italia. ” Lo afferma il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello che continua “E’ Sambuca di Sicilia adesso, ad essere riconosciuta la regina tra i borghi di quest’anno. Siamo fieri di questa terra che per la terza volta consecutiva riesce a piazzare al primo posto della prestigiosa classifica, una località di questa meravigliosa isola. Prima Gangi, poi Montalbano Elicona e adesso Sambuca di Sicilia.

“Un motivo in più – conclude Mariella Lo Bello – per visitare la Sicilia e apprezzare il pregio architettonico di Sambuca , che rappresenta un esempio di come la valorizzazione, lo sviluppo, l’animazione e la promozione del territorio siano stati condotti con capacità e metodo, tanto da essere riconosciuti aderenti a quei criteri di eleggibilità necessari per l’attribuzione dell’importante titolo.”