La spazzatura di quasi tutta la Sicilia finisce nella discarica di Grotte San Giorgio, a Lentini, uno dei pochi impianti dotati di TMB, cioè il trattamento meccanizzato e biologico richiesto dalle direttive ministeriali a cui i rifiuti sono sottoposti.

Da giorni finiscono lì fra le ire dei sindaci del Catanese – che da sempre conferiscono l’immondizia in quell’impianto – e che oggi hanno discusso la questione in prefettura chiedendo che il problema rientri perché rischia di mandare in tilt il sistema di raccolta della spazzatura di molte città.

È semplicemente vergognoso che la Regione scarichi il problema rifiuti dell’intera Sicilia sui comuni dell’area metropolitana di Catania, specie su quelli di maggiori dimensioni”, tuona l’assessore all’Ambiente di Acireale, Francesco Fichera.

“L’ordinanza n° 5 del presidente Crocetta – continua Fichera – ha sfasciato il fragilissimo equilibrio del sistema di smaltimento dei rifiuti dell’intera provincia etnea. Non è tollerabile che la carenza di impianti di una cospicua parte del territorio regionale, si ripercuota, con gravissimi rischi igienico-sanitari, sui comuni del nostro territorio che non riescono più a conferire i rifiuti nell’impianto di Grotta San Giorgio”.

Oggi sono rimasti fuori dalla discarica oltre cinquanta autocompattatori: “Abbiamo una capacità di conferimento e trattamento di 2800 tonnellate al giorno – spiega il direttore tecnico di Sicula Trasporti, Marco Murabito – è logico che aumentando il carico rimangano dei rifiuti da trattare che si accumulano”.

Così di fatto si rallenta un sistema che adesso, come sottolineano i sindaci, diventa sempre più fragile e pericoloso.

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