Era nell’aria già dal fischio finale della partita tra Akragas e Catania, vinta in rimonta per 2 a 1 dagli agrigentini. Pino Rigoli non è più l’allenatore del Catania, dopo una notte di riflessione è arrivata la decisione della società che non ha ‘digerito’ la sconfitta dell’Esseneto.

Una questione di atteggiamento: svogliato e presuntuoso quello che il Catania ha avuto ad Agrigento. Una modo di scendere in campo che Pietro Lo Monaco non ha proprio apprezzato dopo gli sforzi che la società ha compiuto in sede di mercato.

La dirigenza ha messo nelle mani di Rigoli una corazzata: potenzialità che si sono viste solo nelle partite al Massimino, mentre fuori casa il Catania, tranne a Cosenza, è stato sempre piccolo piccolo e intimidito.

Ad Agrigento si è raggiunto l’apice che ha portato alla decisione dell’esonero.

Rigoli chiude la sua esperienza a Catania dopo aver conquistato 42 punti sul campo, 35 in classifica in virtù della penalizzazione. Evidentemente troppo pochi per le ambizioni della società.

Si è subito scatenato il toto-allenatore, ma la squadra dovrebbe essere affidata all’ex tecnico dell’Ascoli Mario Petrone.

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