“Considero molto importante riuscire a dare la possibilità a questi studenti di immaginarsi come responsabili del G7 e quindi sapendo che ci sono provenienze di Stati differenti, obiettivi che vanno dichiarati però con finalità comuni e quindi essere anche in grado di costruire una discussione per dei risultati con il massimo della convergenza possibile. Questo sarebbe il mio input”. Lo ha detto a Catania la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, a margine della cerimonia inaugurale, nel Teatro Sangiorgi di Catania, del ‘Young7’, una simulazione, da parte dei ragazzi delle scuole, dei lavori del G7 di Taormina.

”I temi sono importanti – ha proseguito la ministra – perché sono la sostenibilità sociale e ambientale, il contrasto al terrorismo, pensate a cosa è successo a Manchester la notte scorsa. Sono ansiosa di vedere come sapranno gestire questa sperimentazione, che considero uno stimolo interessante. Mettersi loro nella parte di chi deve decidere per sé e per gli altri, per il mondo – ha concluso Fedeli – mi pare un esercizio importante di responsabilità ma anche di acquisizione di competenze. I giovani hanno una visione propria del mondo e considero importante consentire loro di mettersi in quella dimensione e noi, adulti, vedere cosa dicono e cosa ci propongono”.

Promosso dal Miur, l’incontro coinvolge le studentesse e gli studenti di 20 scuole medie superiori di 18 Regioni italiane che si immedesimeranno nei rappresentanti dei G7 e della delegazione Ue, simulando le sedute di lavoro del summit di Taormina.

I “delegati” svolgeranno attività diplomatiche: terranno discorsi, prepareranno bozze di dichiarazioni, negozieranno con gli altri “Capi di Stato”, risolveranno questioni complesse muovendosi tra le varie commissioni tematiche, adotteranno infine le regole di procedura standard proprie del dibattito formale in lingua inglese. Ogni commissione redigerà un paper che rappresenterà la sintesi delle posizioni. Al termine dei lavori verrà stilata una dichiarazione finale che sarà consegnata al G7.

Dal G7 di Taormina “i giovani si aspettano che ci siano convergenze sugli obiettivi di fondo, che sono poi, dal mio punto di vista, comprese nella nuova agenda Onu 20-30″, ha aggiunto Valeria Fedeli, a margine della cerimonia inaugurale a Catania del ‘Young7′. “In particolare – ha aggiunto la ministra – io credo che crescita, sviluppo, innovazione e contrasto ai fenomeni di terrorismo, anche con una alleanza molto larga, devono esse un punto centrale, sapendo che il tema dell’educazione e della formazione e’ il punto centrale dell’agenda 20-30 dell’Onu”.