“Noi pensiamo che la campagna elettorale siciliana sia una campagna elettorale siciliana e non nazionale. Non perché vogliamo sminuirla ma perché riterremmo, al contrario, che considerare quella siciliana come nazionale sia considerare l’Isola come servente e strumentale ad un disegno generale che e’ un disegno di altro”. Lo ha detto a Catania il leader di Ap e ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

“Noi pensiamo invece – ha aggiunto- che nulla c’è più importante per la Sicilia che essere considerata ciò che è, ossia la terra di milioni di cittadini che la amano e che non votano in funzione di esigenze nazionali ma in funzione di quello che è il bisogno reale di questa terra”.

“Noi crediamo – ha ancora detto Alfano- di rappresentare l’area moderata in una coalizione che non vede estremisti. Noi abbiamo una coalizione che e fortemente equilibrata e noi rappresentiamo l’area moderata, liberale e popolare con un programma concreto realizzato da quelli che hanno scelto di non stare con Salvini”.

“Lui – ha evidenziato- vuole i voti della Sicilia per difendere gli interessi del Nord. Questa è la verità”.

“Ancora noi – ha proseguito- abbiamo memoria di quando proponeva i tram per soli milanesi: non era un ragazzo che passava per strada, ma era in Consiglio comunale a Milano, forse era anche capo gruppo, non ricordo”.

Di certo – ha fatto sapere Alfano- c’è che Salvini vuole i voti del Sud e dice eventualmente chiamo Grillo a governare se vinciamo a livello nazionale”.

“E mi viene da rispondere in siciliano – ha ironizzato il ministro – ‘nuddu si pigghia, su non s’assomigghia’ (nessuno si prende se non si assomiglia) perché rappresentano lo stesso tipo di estremismo con cui noi non vogliamo avere nulla a che fare”.

In tema di ‘impresentabili’, Alfano ha poi chiarito nettamente: “Noi siamo estranei al dibattito. Visto dall’esterno mi sembra un campionato di ipocriti, una gara di ipocrisie. Perché io vedo che a fare la predica sono quelli del M5s. Ma se si conta il numero di città importanti che loro hanno, il numero di indagati è da record mondiale. E fanno loro la morale”.
“Credo che oltre che a sospendere la predica – ha infine osservato – dovrebbero anche smontare il pulpito. E lo dico a difesa di un’onestà intellettuale che lo non hanno: non è che nel centrodestra non si possono candidare indagati, mentre loro al governo delle città con sindaci indagati”.