Assalto della ‘banda del buco’ stamattina all’ufficio postale di Aci Sant’Antonio, nel Catanese, dove due rapinatori armati e col volto travisato, passando da un foro aperto in una parete contigua, hanno fatto irruzione sequestrando la direttrice e gli impiegati.

Il bottino in corso di inventario sarebbe stato di circa 50mila euro. Uno dei dipendenti di Poste italiane è ancora ricoverato sotto choc nell’ospedale di Acireale. Sul posto sono intervenuti per le indagini i carabinieri.

A rendere noto l’episodio è la Cisl sottolineando che “il foro era stato praticato 10 giorni fa”, ma che l’attivazione del sistema dall’arme aveva messo in fuga i banditi. Il sindacato sottolinea dall’indomani di “avere sollecitato l’immediata riparazione per mettere subito in protezione i lavoratori e lo aveva fatto con una missiva riservata inviata agli organi aziendali preposti”.

“La missiva è rimasta inascoltata – afferma il segretario di Slp-Cisl di Catania, Salvo Di Grazia – ed oggi, ancora una
volta, stiamo ad assistere all’annunciata ed ennesima violenza che i lavoratori sono stati costretti a subire, per colpa di
un’azienda che abbandona con ripugnante cinismo le persone, i propri dipendenti. Questi ultimi sono da tempo vittime di un
insolente disinteresse di chi in azienda dovrebbe agire con estrema tempestività e soprattutto sono le vittime sacrificali
di una politica economica aziendale incentrata tutta verso il taglio delle risorse, specie in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro”.