E’ cominciato a Catania il processo di secondo grado, davanti alla Corte d’assise d’appello, a Veronica Panarello, accusata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Loris, di otto anni.

La donna è stata condannata a 30 anni di reclusione dal Gup di Ragusa Andrea Reale il 17 ottobre dello scorso anno a conclusione del processo col rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica.

Secondo quanto riferito dal suo legale, l’avvocato Francesco Villardita, Veronica Panarello partecipa all’udienza che si celebra a porte chiuse.

“Ritengo che sia una giornata fondamentale, più che importante, perché non ci giochiamo sicuramente l’ultima carta, ma una carta importante perché è il secondo grado di giudizio, nel quale parleremo di merito della vicenda processuale”, ha detto l’avvocato Francesco Villardita  prima dell’inizio del processo.

“C’è una richiesta – ha aggiunto il penalista – di riapertura dell’istruttoria dibattimentale per una nuova perizia psichiatrica, c’è una sollecitazione alla corte di effettuare il confronto con il suocero, ci sono tantissimi punti dell’atto di appello che dovranno essere vagliati dalla Corte d’assise d’appello per poter arrivare, ci auguriamo, quantomeno, ad una modifica della sentenza”.

Il legale della donna ha riferito che cinque giorni fa, Veronica, autorizzata dalla Corte d’appello,  si è recata al cimitero per pregare sulla tomba del piccolo Loris.

“Davide Stival non ha gradito questa decisione perché va spesso a trovare Loris al cimitero e si sarebbe potuto trovare fianco a fianco con una situazione fortissima dal punto di visto emotivo. Si è  indisposto perché  l’ha saputo a cose fatte”, ha detto il legale del papà del bambino, l’avvocato Daniele Scrofani.

“Lui – ha aggiunto – sta cercando di voltare pagina, ha trovato un’occupazione dopo un periodo in cui non ha lavorato. Ora ha bisogno di serenità e oggi non è qui perché non si è  voluto sottoporre a ulteriore stress”.

“La vita del mio assistito è stata sconvolta, nessuno gli darà più la sua esistenza: con questo delitto, perpetrato da Veronica Panarello, sotto il profilo umano è stato ucciso”, ha commentato l’avvocato Francesco Biazzo, legale di Andrea Stival, nonno di Loris e suocero di Veronica Panarello, che lo chiama in causa nell’omicidio come esecutore materiale .

“Andrea Stival non si sottrarrebbe a un eventuale confronto – ha annunciato il penalista – anche se la richiesta della difesa non servirà ad alcunché perché è inammissibile dal punto di vista processuale”