Catania capitale delle banche. Oggi, infatti, si sono dati appuntamento i vertici dell’Abi per un incontro, promosso dalla stessa Abi, sullo sviluppo del territorio.

A margine del convegno il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, ha commentato le misure varate dal governo: “Apprezzo quelli che sono stati i passi in avanti compiuti dal governo Renzi per omogeneizzare di più le normative italiane a quelle europee – dice -. In particolare per quello che e’ il diritto del lavoro, il job act, per quello che e’ la velocizzazione delle procedure del diritto fallimentare e per tutto cio’ che ci avvicina alla media europea. Noi non possiamo stare in Europa con delle normative diverse o contrastanti dell’Europa’’.

Patuelli è stato critico con gli evasori: “Quelli che protestano perché non ricevono credito il più delle volte non dicono la ragione per cui non gli hanno fatto credito. La ragione vera, il più delle volte, e’ perché non hanno i conti in ordine col Fisco’’.

“Se un’impresa, infatti, ha per 10 anni il conto economico in passivo e non paga l’Ires – ha aggiunto Patuelli – o e’ sull’orlo del fallimento o nasconde l’utile al Fisco. Ma se lo nasconde al Fisco lo nasconde ai bilanci, quelli che porta in banca, e con le regole internazionali che ci sono, non sono meritori di credito gli evasori fiscali, sia imprese che famiglie’’.

’’Noi quindi – ha concluso – siamo in prima fila per l’etica pubblica, anche oer lavorare più e meglio per una maggiore serenità dei rapporti’’.