L’ultima aggressione (l’ennesima) in ordine di tempo è avvenuta sul bus Amt della linea 2-5 in viale Vittorio Veneto. Il controllore dopo essere salito a bordo per un normale controllo, ha chiesto il biglietto obliterato ad un passeggero ed è stato aggredito.

Una situazione diventata “insostenibilec e inaccettabile” come denunciano i sindacalisti Giovanni Lo Schiavo (Faisa-Cisal) e Romualdo Moschella (Fist-Confsal).

“Non siamo più disponibili a subire una situazione del genere – affermano Lo Schiavo e Moschella, che vede i lavoratori dell’Amt uscire da casa per tutelare e garantire gli interessi del proprio posto di lavoro, a scapito della propria incolumità”.

“La situazione peggiora e noi ci sentiamo soli – affermano i due sindacalisti – tenuto conto del fatto che sono sempre più frequenti e violente le aggressioni contro il personale di Amt, colpevole solo di chiedere ai passeggeri di mostrare il titolo di viaggio”.

“Gli operatori addetti alla verifica dei titoli di viaggio lo fanno con spirito di servizio – spiegano Moschella e Lo Schiavo – e se tutti pagassero il biglietto, il servizio pubblico costerebbe meno e sarebbe certamente più efficiente per i cittadini. Da tempo, denunciamo una situazione sempre più preoccupante, dove l’incolumità degli operatori è a rischio. A breve, coinvolgeremo il Prefetto di Catania”.

Il prossimo 7 febbraio, i sindacalisti catanesi hanno annunciato una protesta davanti la sede della Prefettura.

“Ringraziamo le forze dell’ordine che, nonostante anche loro abbiano problemi di organico e mezzi – concludono – cercano di tutelarci sempre, ma dalle istituzioni siamo stati abbandonati”.