Beni per tre milioni e mezzo di euro sono stati sequestrati dalla polizia su disposizione della sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania. Sono riconducibili a personaggi che gravitano nell’orbita di una nota cosca criminale catanese. Le indagini sono state effettuate dalla sezione anticrimine della Questura e da agenti della Squadra mobile. Sequestrati beni immobili e rapporti bancari.

A fine gennaio, un’altra indagine della Divisione Anticrimine della polizia (e della Squadra Mobile) aveva portato al sequestro dello storico Etna Bar di San Giovanni Galermo, per anni punto di ritrovo per i catanesi. 

Il bar era gestito da Cosimo Tudisco, 38 anni, ritenuto affiliato al clan Cappello-Bonaccorsi. A lui sono stati sequestrati beni immobili, mobili registrati, società ed imprese, conti e depositi bancari e postali.

Sequestrata, ai fini della confisca, anche la società ‘World game’ insieme alla rivendita di tabacchi con sede in via Galermo 338. La società comprende una pizzeria, un bar e una ludoteca, pubblicizzata dall’insegna Etna Bar e il 50% delle quote del capitale sociale della s.r.l. “World of cars group” con sede a Catania. Sequestrati diversi rapporti bancari e postali intestati a tudisco, ai familiari e ai conviventi di Tudisco.

Un altro sequestro aveva riguardato un immobile, soldi e attività commerciali a San Cristoforo riconducibili a Luciano Salinitro, 40 anni, pregiudicato, per gli investigatori collegato alla cosca mafiosa ‘Santapaola-Ercolano’. Il decreto ha confermato un precedente provvedimento di sequestro emesso nel luglio del 2015 e disposto ex novo il sequestro e la confisca di altri due beni immobili.

br-far

 

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