Visita ufficiale nella sede di “Pubbliservizi” e all’interno de “Le Ciminiere” del commissario della Città Metropolitana di Catania Maria Costanza Lentini.

A fare gli onori di casa il Presidente di “Pubbliservizi Spa” Adolfo Messina, accompagnato dalla dirigenza della Società.

“La presenza del commissario testimonia in questa sede l’avvio di un nuovo corso per l’attività della Società che rappresento – ha dichiarato Adolfo Messina – nel segno di una stagione che segnerà un cambio di rotta rispetto al passato. Da oggi – ha aggiunto – la collaborazione con la Città Metropolitana sarà sinergica e produttiva”.

Con a fianco anche il direttore dell’Accademia di Belle Arti, Virgilio Piccari, il commissario ha visitato il “Museo dello sbarco in Sicilia, 1943”, un patrimonio unico nel suo genere, il più importante museo della Storia contemporanea in Sicilia che copre gli eventi del secondo conflitto mondiale dal 10 luglio all’8 settembre del 1943. E’ stato possibile così rivivere per una mattinata i vari momenti di una fase storica cui è legata la nostra memoria collettiva, rivissuti con documentazione e ambientazione d’epoca.

Inoltre, l’occasione è stata utile per l’inaugurazione della mostra “Segni Agathae”, in onore della Santa Patrona di Catania, organizzata dall’Accademia di Belle Arti e che sarà possibile visitare fino al 20 febbraio prossimo, nello spazio “Gam” de “Le Ciminiere”.

“I catanesi hanno il merito di aver mantenuto il rito agatino immutato nei secoli, facendone un elemento identitario della città. Auguro che la mostra sia visitata da tante persone. A tal fine, abbiano stabilito la gratuità dell’ingresso. Si tratta di un tentativo di globalizzazione della festa e del suo racconto attraverso l’arte” – ha detto così il commissario Lentini che, peraltro, ha mostrato apprezzamento per quanto proposto nelle numerose sale dove sono conservati immagini e parole che hanno segnato il secolo scorso e non solo la vita della nostra terra.

Numerosi sono stati altresì gli interventi delle personalità intervenute. “Grazie alla collaborazione di tante Accademie italiane- ha dichiarato il direttore dell’Accademia delle Belle Arti, Virgilio Piccardi- è stato possibile realizzare questa mostra che ospita circa 190 opere. L’intento è quello raccontare il culto della Santuzza anche con il linguaggio dell’arte”. Da parte sua, la prof.ssa Ornella Fazzina, dell’Accademia delle Belle Arti ha aggiunto: “ci sono 44 paesi nel mondo che oggi festeggiano il culto di S. Agata e con questa mostra vogliamo fare acquisire alla festa anche un valore sociale.”

Sono intervenuti anche Liborio Curione, docente dell’Accademia e organizzatore della mostra e l’assessore comunale alla bellezza condivisa Orazio Licandro, il quale ha concluso sottolineando che “se la cultura fa crescere il senso morale e civile di una comunità allora possono essere superate anche le barriere, le distanze ed i fondamentalismi”.