Parere favorevole, con tanti “ma”. Il bilancio preventivo 2017-2019 ha superato l’esame dei revisori dei conti. Oggi, la presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti e i capigruppo decideranno le date di seduta per l’approvazione della delibera. Necessario, però, fare in fretta per salvare i precari “Puc”: tempo-limite, il 31 marzo.

Oltre cinquanta le pagine di relazione depositate dal Collegio contabile, formato da Fabio Sciuto, Francesco Battaglia e Massimiliano Lo Certo. Spicca particolarmente, nel capitolo delle ‘entrate-che-non-ci-sono’, la voragine tra accertamento e riscossione nel recupero dell’evasione tributaria e delle sanzioni per violazione del Codice della Strada.

I revisori, infatti, ricordano i 33 milioni 425 mila e i 19 milioni 100 mila euro di “accertato” negli anni 2015-2016, cui corrispondono incassi effettivi per appena 302 mila euro nel 2015 e 56 mila 556 nel 2016. Malgrado tutto, la giunta Bianco prevede riscossioni per 21 milioni 500 mila euro quest’anno, 22 milioni 200 mila nel 2018, 22 milioni 700 mila nel 2019.

Non va meglio con le multe: nelle casse di Palazzo degli Elefanti sarebbero dovuti entrare nei due anni precedenti 12 milioni 338 mila nel e 28 milioni 272 mila euro, in effetti sono stati percepiti un milione 352 mila euro nel 2015 e un milione 685 mila nel 2016. In bilancio, ad ogni modo, sono stimate entrate per 30 milioni di euro l’anno sino al 2019.

Amministrazione comunale “ottimista”, ma non altrettanto lo sono Sciuto, Battaglia e Lo Certo che chiedono “tutte le opportune iniziative volte ad assicurare un soddisfacente gettito che possa contribuire agli equilibri di bilancio, inoltre si richiama la necessità di predisporre tutte le azioni che possano consentire una maggiore riscossione sia in termini di gettito ordinario che in quello coattivo”.

Altri numeri senza troppe certezze, quelli relativi alla Tari – “La previsione complessiva è quantificata in 71 milioni 66 mila euro, necessario monitorare costantemente la correttezza delle stime di gettito”, affermano i revisori – e ai fitti attivi. Padrone di casa… ideale, il Comune di Catania: “Non si è riscontrato l’adeguamento dei relativi canoni nel corso del 2016, non si prevede di farlo per il 2017”, protesta il Collegio di revisione che ricorda come sia stato sinora riscosso appena il 14.37 per cento sul totale delle locazioni in entrata per il 2016.

Da qui, l’invito “a una maggiore attenzione nella tempestiva riscossione promuovendo, se necessario, iniziative di recupero forzoso”. Infine, il piano-alienazioni per gli immobili dell’ente: lo scorso anno erano state previste cessioni per 27 milioni, alla fine hanno superato appena i 5 milioni. Il Comune, adesso, conta di “realizzare” dal mercato immobiliare 32 milioni quest’anno, 22 milioni 327 mila euro nel 2018 e 23 milioni 190 mila nel 2019. Bisogna avere fede…

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