“C’è un grande spazio per il no tra i cittadini. C’è ne è di meno nell’informazione che è veramente controllata, dopo l’occupazione brutale della Rai da parte del Governo e la cacciata dei dissidenti cosa che mi ha francamente colpito”.

Lo ha detto Massimo D’Alema, ospite della terza giornata della Festa dell’Unità in programma a Catania.

“Solo Berlusconi era arrivato a tanto – ha aggiunto D’Alema – c’è poco spazio nell’informazione, ma molto tra i cittadini. Vado in giro per l’Italia e raccolgo consensi per il ‘no’ tra i cittadini”. Alla domanda se ‘nella festa nazionale del Pd c’è spazio per il ‘no’ al Referendum, D’alema risponde: “Non lo so…”

“Non provo emozione particolare a stare qui. Io non sono una minoranza, faccio parte di me stesso. Ho deciso di impegnarmi nella campagna per il referendum perché ritengo questa riforma all’esame dei cittadini una riforma sbagliata e controproducente. E siccome io sono un uomo di Stato, ritengo doveroso partecipare ad un impegno civile e cercare di evitare al Paese, una cattiva riforma e semmai proporre soluzioni che possano essere utili come fare nei prossimi giorni”.

Alla domanda se il referendum sia sulla riforma costituzionale o sul Governo Renzi aggiunge: “Renzi a me non interessa, a me interessa il testo della Riforma costituzionale. Non esiste un partito del no, né un partito del si. Esiste il si e in no. Trovo sbagliato avere spaccato in due il paese sulla costituzione che dovrebbe essere condivisa. Il mio modello è la costituente, in cui comunisti e democristiani che eppure si combattevano, ma che al tempo della guerra fredda scrissero insieme la costituzione.

 

 

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