Un incendio si è sviluppato nell’ex deposito Sma nell’area industriale di Catania. In azione un elicottero e diverse squadre dei vigili del fuoco e il personale della forestale.

La situazione è critica nell’area del Catanese, dove altri roghi stanno minacciando abitazioni e capannoni nei comuni di Palagonia, Grammichele e Caltagirone. Ieri un incendio è divampato all’interno della Kalat Ambiente, come per Chiaramonte Gulfi anche in questo caso si sono registrate polemiche sui tempi e modi d’interevento.

Gli incendi, che nei giorni scorsi hanno interessato il Messinese e il Ragusano, stamattina risultavano estinti. Ora l’emergenza sembra essersi spostata nell’area di Catania complice anche il forte vento.

Oggi è stato richiesto l’impiego di due canadair nella zona collinare di Taormina dove si sono registrati anche momenti di tensione lungo la A18 per il fumo entrato nelle gallerie.

Intanto martedì mattina il governatore Rosario Crocetta incontrerà, insieme al dirigente della Protezione civile, Foti, i sindaci di Chiaramonte Gulfi e di Patti.

“La protezione civile – dice Crocetta – è in questo momento accanto ai sindaci per fronteggiare l’emergenza ed effettuare una prima valutazione dei danni. Martedì in giunta, dichiareremo lo stato di emergenza nei territori colpiti”.

Tuttavia le polemica non si placano. Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all’Assemblea regionale siciliana, chiede le dimissioni dell’assessore Cracolici: “Non è tollerabile che la stagione estiva inizi con enormi disservizi come la mancanza di mezzi antincendio, insufficienti risorse per il carburante ed inoltre il mancato avvio del personale a ranghi completi. Non dobbiamo aspettare danni più ingenti o danni alle persone, Cracolici vada a casa”.

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