Quindici nigeriani ritenuti responsabili di una tratta di esseri umani sono stati arrestati in varie parti d’Italia dalla polizia di Catania.

Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovanissime donne di nazionalità nigeriana, del delitto di tratta di esseri umani, con l’aggravante della transnazionalità, per aver reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento della prostituzione.

CHI SONO LE PERSONE ARRESTATE 

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania hanno evidenziato l’esistenza di più organizzazioni criminali – con basi operative in Nigeria, in Libia, nella città di Catania, in Campania ed in altre città del Nord Italia – che reclutavano in Nigeria giovani donne le quali, dopo essere state sottoposte a rito “voodoo” ed avere contratto un debito, venivano trasferite dapprima in Libia, quindi condotte a bordo di imbarcazioni in Italia.

Dei quindici indagati, 13 sono donne e solo due uomini. Undici sono stati arrestati in varie parti d’Italia mentre per quattro destinatari di misura cautelare, trovandosi all’estero, è in corso la procedura per l’emissione di mandato di arresto europeo e per l’estradizione. Per tutti le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovani donne di nazionalità nigeriana, di singole ipotesi delittuose  di tratta di persone, con l’aggravante della transnazionalità, per avere reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento della prostituzione. Nove di loro rispondono del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovanissime donne nigeriane alcune delle quali sono minori. Altre quattro rispondono, in concorso tra loro, del reato di tratta di persone ai danni di  donne di nazionalità nigeriana con l’aggravante di aver agito al fine di sfruttarne la prostituzione, mentre solo due dei soggetti tratti in arresto rispondono, singolarmente, del reato di organizzazione e sfruttamento della prostituzione ai danni di numerose prostitute nigeriane.

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