Una vittoria non può certo cambiare tutto, ma può far bene e, chissà, far scattare la scintilla giusta. Il Catania rialza la testa e lo fa strapazzando il Siracusa nel derby. Un 3 a 1 che non lascia spazio a dubbi: in campo si è visto solo il Catania, con gli aretusei in spirito vacanziero. Al Catania, però, questa vittoria serviva come il pane: per respirare e provare a riportare il sereno nell’ambiente. Per centrare l’obiettivo playoff bisognerà vincere a Caserta, ma questa partita porterà comunque dei benefici, a cominciare dal rapporto con la tifoseria, in netta ripresa. Le componenti, tanto care a Lo Monaco, ricominciano a camminare insieme. Basterà a salvare la stagione? A Caserta arriverà la sentenza definitiva. Sul fronte Siracusa, invece, la sconfitta non fa assolutamente male.

LA PARTITA. E’ un derby certamente particolare, almeno per la posizione di classifica che occupano le due squadre: il sorprendente Siracusa pronto ad attaccare il quarto posto, il Catania alla ricerca disperata dell’ultimo posto valido per i playoff. Per i rossazzurri è una partita da ultima spiaggia e lo si capisce anche dall’atteggiamento che mostrano i giocatori in avvio di gara: più convinti rispetto alle ultime uscite.

La prima occasione del match è di marca rossazzurra: Di Grazia controlla un buon pallone in area di rigore, serve Mazzarani che dal limite calcia fuori. Il numero 32, però, è sceso in campo con la voglia di fare bene e lo dimostra subito. Da quando veste la maglia rossazzurra sta cercando un gol spettacolare: quello che realizza al Siracusa è davvero pregevole oltre a essere importante. Azione personale conclusa in rete.

Il Catania riesce ad addormentare la partita, anche per demeriti del Siracusa già con la testa ai playoff. L’attenzione si sposta ai risultati che arrivano dagli altri campi, fondamentali per far si che anche il Catania partecipi agli spareggi.

Non è una bella partita quella che va in scena al Massimino: al Catania va benissimo così, mentre il Siracusa non si danna più di tanto per cercare il pareggio. Aretusei che rischiano di subire ancora, ma Andrea Mazzarani, servito alla perfezione dal giovane Manneh, non si ripete e calcia debolmente.

Prima dell’intervallo il Catania sfiora il raddoppio, ma nessuno riesce a insaccare il pallone in rete dopo l’azione personale di Andrea Di Grazia. Preludio al secondo gol: servizio in profondità per il numero 23 che al volo batte Santurro. Torna il sereno sul Massimino e Pozzebon, per un soffio, non mette in porta il terzo gol.

La notizia di avvio di ripresa è il ritorno allo stadio dei sostenitori della curva nord, alla prima occasione, poi, il Catania chiude la partita. Segna Gil, uno dei giocatori più criticati della stagione. Un gol che ha il sapore della liberazione per i rossazzurri e che, chissà, potrebbe rappresentare la molla per cambiare, in extremis, un’intera stagione. Il Catania dovrà giocarsi tutto a Caserta, in quello che potrebbe diventare un anticipo dei playoff.

La gara sprofonda nella noia assoluta. Non succede nulla, se si esclude il colpo di testa di Scardina respinto da Pisseri. La stessa scena si ripete qualche minuto dopo, ma questa volta il numero 11 aretuseo mette la palla in rete per il gol della bandiera.

Una rete che accende gli ultimi 10 minuti di partita e mette qualche brivido ai tifosi del Catania. Rossazzurri che sfiorano il quarto gol con Di Grazia: l’azione è da circoletto rosso perchè il numero 23 fa tutto il campo palla al piede, ma calcia nelle mani di Santurro. Nel frattempo il Siracusa spreca diverse occasioni per accorciare le distanze, ma il risultato non cambia.

Finisce 3 a 1: il Siracusa rimane al quinto posto, mentre il Catania, dodicesimo, dovrà necessariamente vincere a Caserta per agganciare i playoff.