Rischia di trasformarsi in un caso la decisione dell’amministrazione comunale di Acireale di intitolare la cittadella dello sport a Rino Nicolosi, l’ex presidente della Regione, morto nel 1998 ed originario della città dei cento campanili.

A scagliarsi contro la scelta della giunta comunale è un acese doc: il deputato di Forza Italia, Basilio Catanose che considera la misura “da censurare”  e  in una nota richiama i fatti della Tangentopoli catanese in cui fu coinvolto anche il leader democristiano che all’epoca dei fatti presentò ai magistrati catanesi un memorandum che scosse l’establishment politico di allora.

Catanoso ricorda infatti “che l’on. Nicolosi, dopo essere stato chiamato a rispondere dalla magistratura in diversi procedimenti, fu reo confesso di gravi reati”.

L’esponente di Forza Italia sostiene di “non avere nulla contro la persona, contro l’uomo Rino Nicolosi, certamente vivace ed intelligente, ma non posso elevarlo ad esempio per le nuove generazioni di cittadini, di donne e di uomini che in futuro potrebbero anche essere impegnati in politica e nella pubblica Amministrazione”.

Ed è duro, quindi l’attacco alla giunta del sindaco Roberto Barbagallo: “L’intitolazione di un bene pubblico dovrebbe essere esempio positivo per l’intera collettività, soprattutto per i giovani. E’ una ulteriore dimostrazione di come da parte di questi amministratori, e di chi li guida e li appoggia, non ci sia la benché minima responsabilità istituzionale né il rispetto dei vari organi che compongono lo Stato, oltre che assenza di riferimenti valoriali ed eticamente positivi”.

Il deputato acese, nella stessa nota, annuncia di chiedere al prefetto di Catania “visto anche i numerosi spiacevoli casi accaduti ad Acireale negli ultimi 2 anni, di seguire particolarmente la situazione del nostro territorio in merito a vicende del genere”.

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