Avrebbero lanciato un petardo che ha poi ferito uno steward dello stadio Massimino in servizio durante la partita Catania-Foggia, giocata domenica scorsa.

Quattro ultras del Catania sono stati identificati e denunciati dagli agenti della polizia che stamani, alle prime ore della mattinata, hanno effettuato delle perquisizioni in casa di cinque supporter legati al gruppo “Estrema Appartenenza” della curva sud.

Per i quattro l’accusa è di detenzione e lancio di materiale esplodente e lesioni ad incaricato di pubblico servizio perpetrati in occasione di manifestazioni sportive. Per loro è scattato il Daspo. Il quinto ultras, invece, è stato sanzionato per violazione del regolamento d’uso dell’impianto sportivo.

I quattro sono stati individuati dopo la visione delle immagini del sistema di video sorveglianza del Massimino. Lo steward ferito ha riportato delle abrasioni giudicate guaribili in cinque giorni.

Secondo la digos alla base del gesto ci sarebbero le tensioni legate al filotto di sconfitte del Catania e le recenti notifiche di oltre 30 daspo a carico degli ultras.

Una situazione che sfociata in occasione delle recenti gare casalinghe del Catania contro il Taranto (18 febbraio) ed il Melfi (5 marzo) con il lancio di due distinte bombe carta in questa piazza Bonadies contro gli agenti di polizia in servizio in prossimità dello stadio.

Altri petardi  sono stati poi fatti esplodere, in entrambe le gare, all’interno dello stadio con accensione e lancio di alcuni fumogeni, a seguito dei quali sono stati tra l’altro denunciati e diffidati  altri due noti supporter della “Nord Kaos” (della curva nord) e “Bad Boys” (della Sud),  sanzionati per diverse violazioni del regolamento d’uso dell’impianto sportivo.

In occasione di Catania – Foggia sono stati individuati all’esterno dello stadio altri due tifosi catanesi del gruppo ultras “Falange d’Assalto” della curva sud con daspo ancora in corso di validità, motivo per il quale sono stati denunciati ed i relativi provvedimenti interdittivi sono stati prorogati fino a 5 anni con obbligo di firma.