“Trovo inconcepibile che si blocchi un’infrastruttura di questa importanza per dieci alberi: spostiamoli altrove e triplichiamone il numero, ma procediamo subito con l’autostrada Catania-Ragusa”.

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando la notizia del vincolo paesaggistico posto dalla Soprintendenza di Ragusa su venti metri di bosco che intersecano il tracciato. Bianco chiede che la sua proposta venga esaminata nella Conferenza dei servizi regionale prevista per lunedì prossimo.

“Da quanto appare dai resoconti giornalistici – ha detto Bianco – si sta bloccando un’autostrada da un miliardo di euro, di fondamentale importanza non soltanto per lo sviluppo della Sicilia del Sud Est ma anche per la sicurezza di decine di migliaia di automobilisti per un vincolo paesaggistico che paradossalmente è stato apposto dalla Soprintendenza di Ragusa dopo l’approvazione del progetto e che riguarda appena venti metri quadrati di bosco: dieci alberi. Reimpiantiamoli altrove, come d’altronde è già stato proposto, ed evitiamo questo immobilismo: l’appalto è già stato aggiudicato nel 2012 e sono già trascorsi cinque anni”.

“Peraltro – ha concluso Bianco – l’alternativa sarebbe quella di aggirare il boschetto, realizzato dall’uomo tra Ragusa e Chiaramonte Gulfi, con un viadotto dall’impatto ambientale ben più pesante. Insomma, spero proprio che prevalga il buon senso e lunedì prossimo tutto venga risolto facendo partire i cantieri”.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna. “Continuare a parlare di morti per incidenti stradali e di un progetto per una strada che non c’è con il vero obiettivo di costringere il Parlamento siciliano ad approvare una norma vergognosa e anticostituzionale che cancellerebbe i piani paesistici in Sicilia dimostra la disonestà intellettuale di questo governo regionale. Comunque, sono certo che la soluzione per la Catania-Ragusa si troverà, ma smettiamola di fare demagogia e dire falsità.

“Il piano paesistico di Ragusa – aggiunge Zanna – è stato adottato nel 2009: c’era allora un progetto esecutivo approvato della strada? No. E comunque, perché nessuno ha fatto un’osservazione scritta alle previsioni del piano? Si dica tutta la verità su questa assurda storia. Basta bugie che coprono solo interessi inconfessabili”.

“Si spieghi – prosegue zanna – come mai l’art.72 del collegato alla finanziaria è stato prima bocciato dalla Commissione ambiente dell’Ars e poi rimesso ai voti dopo alcuni giorni. Abbiate il coraggio di dire quale è la vostra vera intenzione: cancellare le poche regole che stanno cercando di salvare il paesaggio e i territori della nostra isola. Se lo farete sarete ricordati per questa nefasta tragedia”.

“Nel frattempo – conclude il presidente di Legambiente Sicilia – il danno è stato fatto e così l’ultimo incendio, che ha devastato i dintorni di Ragusa, è partito esattamente da quel boschetto lambito da questa famigerata strada che non sappiamo se vogliono davvero costruire”.