Le gravissime problematiche della zona industriale di Catania saranno al centro di un vertice convocato per martedì 7 novembre dal Prefetto di Catania Silvana Riccio, su richiesta del vice presidente vicario di Confindustria Catania, Antonello Biriaco.

“L’ennesimo grido d’allarme lanciato dalle imprese è stato subito raccolto dal Prefetto,  che ringraziamo per l’attenzione e la sollecitudine che dimostra costantemente nei confronti delle istanze del territorio – spiega  il vice presidente degli industriali catanesi – .  Con grande rammarico,  siamo tornati a segnalare il grave disagio manifestato dai nostri imprenditori,  sempre più preoccupati per il degrado e l’abbandono in cui versa l’ area industriale e per l’assenza di passi avanti concreti nella direzione di quel processo di risanamento che avrebbe dovuto prendere avvio con  il Patto per Catania”.

In ballo ci sono interventi per circa 11 milioni di euro inseriti alla voce “Riqualificazione strutturale per la sicurezza globale dell’area di Pantano D’Arci”,  rimasti per ora solo sulla carta.  E precisamente: Centro servizi integrato per le imprese destinato a Caserma dei Carabinieri (importo complessivo del progetto:  € 1.249.685,20);  riqualificazione della rete idrica potabile, industriale e telecontrollo (€ 4.159.833,72);  riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione  (€1.745.796,91); interventi sulla rete viaria (€ 2.303.716,80);  mitigazione del rischio idrogeologico  (€ 1.500.000,00).

Peraltro,  la “Cabina di regia”, che avrebbe dovuto svolgere funzioni di monitoraggio sulla stato di avanzamento delle opere,  non si riunisce dallo scorso luglio e non si ha quindi alcuna contezza sullo stato dell’arte del programma.
A preoccupare le imprese non è solo questa intollerabile fase di stallo,  ma l’assenza di un interlocutore amministrativo capace di affrontare con sistematicità i nodi irrisolti dell’area per garantire condizioni di vivibilità accettabili:  manutenzione delle strade,  sicurezza,  raccolta dei rifiuti, contrasto agli allagamenti, segnaletica.

“E’ imbarazzante – aggiunge Biriaco  –  non saper  spiegare alle imprese,   che non chiedono interventi stellari,  ma solo normale amministrazione, come e perché gli enti preposti non siano riusciti negli anni a risolvere queste criticità.  In presenza del perdurare di simili condizioni,  c’è il sensibile rischio che nuovi investimenti possano prendere strade diverse.  Un apprezzamento va certamente rivolto agli sforzi dell’assessore comunale all’Urbanistica, Salvo Di Salvo, che di recente ha disposto alcuni interventi urgenti nell’area. Un atto di buona volontà che non può sostituire quell’azione concertata e complessiva tra tutti gli interlocutori competenti, necessaria al buon governo del territorio. Oggi siamo sfiduciati e delusi per le promesse non mantenute, ma non rassegnati. E per questo continueremo a mettere in campo tutto il nostro impegno e la nostra forza al fianco delle imprese che chiedono solo certezze per poter continuare a investire e generare occupazione e sviluppo”.