Il sostituto di Giovanni Pistorio è un altro catanese. All’assessorato regionale alle Infrastrutture è stato nominato, poco alle 15 di Luigi Bosco, fedelissimo di Rosario Crocetta che lo ha voluto dal primo momento nella giunta comunale di Catania fin dal momento del ritorno Enzo Bianco a Palazzo degli Elefanti nell’estate di quattro anni fa.

Non a caso il governatore nella nota in cui annuncia l’insediamento del neo assessore ha ringraziato il primo cittadino di Catania “che ha fatto il sacrificio di cedere una risorsa importante per amore della Sicilia e di Catania”.

La voce della sua nomina si era sparsa già questa mattina. Bosco assessore ai Lavori pubblici entneo prende il posto lasciato vacante da Giovanni Pistorio.

Nella giunta regionale, con l’uscita dei Centristi rappresentati politicamente proprio dall’ex assessore alle Infrastrutture, era riamsto un posto libero che evidentemente il governatore ha voluto occupare con un proprio fedelissimo dopo aver portato a se l’altro assessore (tecnico) proprio dei centristi, quella Carmencita Mangano che rifiutò di dimettersi.

“In un momento difficile – ha detto Crocetta –  non potevo lasciare un assessorato così importante, senza una guida, sarebbe stato un vuoto pagato dalla Sicilia e dai siciliani”.

Già lunedì prossimo Bosco sarà a Roma per discutere la questione della continuità territoriale, ma ha già incontrato l’ingegnere La Rocca, già capo di gabinetto dell’assessorato e i due direttori generali Bellomo e Palizzolo, per analizzare e affrontare immediatamente le prime criticità.

Nello sfaff del assessore c’è anche Nadia Luciani, già consulente in passato presso l’assessorato ed esperta in diritto della navigazione,  che ha anche nelle sue relazioni ha anticipato quanto poi divenuto oggetto dell’inchiesta Mare Monstrum.

“La scelta di Luigi Bosco – ha detto Crocetta – è dettata da una valutazione complessiva che fa riferimento alle capacità tecniche del professionista, all’esperienza amministrativa maturata presso una città importante come Catania, al profilo etico e morale dell’uomo”.

Da Catania, ed in particolare da Bianco, arriva “un sincero e affettuoso ringraziamento”  a Bosco, ma dopo la sua uscita sono due i posti  liberi nella giunta: va ricordato, intatti, che il sindaco ha avocato a sé le deleghe ai Servizi sociali dopo le dimissioni di Angelo Villari, esponente della sinistra dem e dell’area Cgil, che sarà certamente impegnato nella prossima tornata elettorale.

Dopo l’ufficialità dell’addio di Bosco a Palazzo degli Elefanti a Catania impazza già il toto assessore che aprirebbe la fase di un rimpastino.