Dopo la tregua e i divieti di navigazione imposti dal G7 di Taormina, riprende puntuale il flusso di sbarchi in tutta la Sicilia. Stamani a Catania è approdata la nave San Giusta della marina militare con a bordo 929 persone e, purtroppo, 10 cadaveri.

Tra i migranti arrivati al porto etneo, 838 sono uomini provenienti da diversi paesi, 71 donne e 20 bambini fra cui due bambini che hanno perso la madre durante la traversata alla volta dell’Italia.  Hanno  3 e 4 anni e sono stati tra i primi a scendere dall’unità navale. Ad assisterli è stata un’amica della madre, giunta anch’essa a Catania. I soccorritori non sanno se tra i 10 cadaveri vi sia quella della donna.

Sulla nave è in corso lo screening sanitario. “Purtroppo anche questa volta – ha detto il presidente del comitato di Catania della Croce rossa Stefano Principato – abbiamo assistito a quello a cui non vogliamo assistere. Dal punto di vista sanitario non vi sono al momento criticità particolari. Finora i migranti che stanno sbarcando provengono tutti dall’area subsahariana”.

Intanto sono 86 i migranti rintracciati la notte scorsa nel Siracusano arrivati con due distinti sbarchi: in 41 sull’isolotto di Capo Passero e altri 45 ad Avola.

I primi, 19 uomini, 15 donne e 7 minori, sono siriani, afghani e iracheni: secondo quanto ricostruito dal Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina della Procura di Siracusa sarebbero stati lasciati alle 22.30 da una barca a motore di circa 10 metri partita dal porto turco di Izmir. I migranti sono stati recuperati da una motovedetta della Guardia Costiera che li ha trasferiti alla tendopoli del porto commerciale di Augusta.

Il secondo sbarco è avvenuto alcune ore più tardi su una spiaggia vicino ad Avola: sono stati lasciati da una barca a vela il cui equipaggio era composto presumibilmente da tre ucraini e che era in viaggio da sei giorni dopo essere salpata dalla Turchia. A bordo 45 migranti (26 uomini, 9 donne e 10 minorenni), iracheni e iraniani di etnia turca, hanno pagato 6.000 euro ciascuno per il viaggio.

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