“No al termovalorizzatore di Motta S. Anastasia”. Così i Cinquestelle siciliani in una lettera inviata al presidente Crocetta, agli assessori regionali competenti in materia, al consiglio comunale, nonché al sindaco e alla giunta del Comune di Motta e si schierano apertamente contro la delibera di giunta del 19 dicembre scorso, con la quale il sindaco Carrà e i suoi assessori hanno approvato la proposta di una ditta privata svizzera per la costruzione di un “Centro tecnologico innovativo” che prevede, secondo la documentazione presentata, un vero e proprio inceneritore.

“Questa delibera va bloccata sul nascere, – afferma la parlamentare del M5S Angela Foti – appare evidente l’inopportuna azione del sindaco e della giunta comunale in spregio, peraltro, agli accordi presi attraverso il Patto di Fiume-Valle del Simeto con le comunità limitrofe, con i propri cittadini e le associazioni sottoscrittrici”. “E soprattutto, – continua Foti – in difformità con le vigenti normative regionali, nazionali e comunitarie”.

La deputata del Catanese denuncia come la proposta di delibera non tenga conto in alcun modo delle disposizioni che  delineano le competenze delle regioni, delle province e dei comuni in materia di gestione rifiuti.

“Non appartiene al comune – afferma Foti – alcuna attribuzione circa l’individuazione delle aree idonee per la localizzazione di impianti di smaltimento dei rifiuti. Inoltre, il dirigente del Dipartimento acque e rifiuti, con propria circolare, ha di recente invitato gli ‘attori’, a livello regionale, a sospendere le procedure di esame per gli impianti di termovalorizzazione. Ed ancora, la proposta, contravviene ai principi di riduzione del consumo di suolo stabiliti tra gli obiettivi della pianificazione territoriale e ambientale regionale, risulta infatti essere interessata un’area dedicata alla coltivazione di agrumi, nonché della programmazione strategica in materia di rifiuti”

I Cinquestelle all’Ars adesso chiedono un confronto urgente tra le parti interessate e prevedono probabili ricorsi al tribunale amministrativo qualora la normativa vigente dovesse essere disattesa con atti successivi.

Sulla questione è intervenuta anche la consigliera comunale 5Stelle di Motta, Daniela Greco: “Ritengo assurdo che si parli ancora di incenerire i rifiuti. Studi scientifici e normative sono chiare, per tutelare salute e ambiente bisogna promuovere il riciclo. Per tenere in funzione un inceneritore basterebbero 10 unità invece con politiche di riduzione e riciclo potremmo avere molta più occupazione”. “Non è questo il modo di far chiudere le discariche, – sostiene la portavoce – ecomostri che ammorbano il nostro territorio e che comunque dovranno ricevere le ceneri residuali altamente inquinanti dell’incenerimento. Vogliamo garantire ai nostri figli un ambiente sano, investendo in turismo e servizi, in agricoltura di qualità”.