A Siracusa la aspettano da 24 anni, a Catania non è particolarmente sentita, ma è comunque una partita da vincere a tutti i costi. Torna il derby tra le squadre di due città che, 24 anni fa, pur essendo vicine erano lontanissime e che, adesso, sono, invece, sempre più vicine. Per andare da Catania a Siracusa, grazie all’autostrada, adesso basta mezz’ora: le città sono ormai vicinissime anche calcisticamente anche se le ambizioni sono differenti.

Il derby è sempre il derby e come tale diventa una partita particolare: in questo caso lo è ancora di più perchè tra gli aretusei, in campo e in panchina, ci sono due che a Catania hanno fatto la storia: Davide Baiocco e Andrea Sottil, per loro sarà certamente una partita diversa dalle altre.

Anche per questo a Siracusa, almeno da una settimana, non si parla d’altro. L’orgoglio di una città che, negli anni d’oro del Catania in Serie A, navigava nelle paludose categorie dilettanti.

Il passato è passato: adesso si gioca in LegaPro ed entrambe le squadre attraversano un discreto momento di forma che le ha portate in zona playoff. Le ambizioni, comunque, sono diverse perchè il Siracusa vuole mantenere la categoria, mentre il Catania la vuole lasciare.

In campo, dunque, non ci sarà spazio per ricordi o sentimentalismi: il risultato finale è troppo importante. Il Catania, in particolare, vuole continuare la striscia di vittorie che le hanno permesso di intravedere le zone altissime della classifica. Il Siracusa, che di punti ne ha tre in meno del Catania, vuole mantenersi lontano dalle zone calde e, nel frattempo, continuare a strizzare l’occhio alla zona playoff.

Per decisione del prefetto di Siracusa non ci saranno tifosi etnei allo stadio De Simone, ma il Catania dovrà dimostrare di essere guarito, definitivamente, dal mal di vittorie in trasferta che lo ha colpito nella prima parte di stagione. Il mese di dicembre, verosimilmente, potrà essere decisivo per le sorti della squadra di Rigoli che, consolidata la zona playoff, può ancora sperare in un miracoloso recupero in classifica per puntare, chissà, alla promozione diretta.

Prima di tutto, però, c’è il derby e il Catania sa che non può fidarsi del Siracusa perchè la squadra di Sottil è tosta, quadrata e combattiva. Una cosa è certa: sarà un bel derby.