Un appello a tutto il centrodestra affinché entro il 15 maggio  discuta ‘della ottima candidatura di Nello Musumeci o faccia altre proposte, se ne hanno’.

L’invito, rivolto principalmente a Forza Italia ma esteso di fatto a l’intera coalizione, arriva da Ignazio La Russa, cofondatore di Fratelli d’Italia che a Catania ha partecipato ad una manifestazione in sostegno dell’azione condotta dal procuratore Carmelo Zuccaro su migranti e Ong, a cui ha aderito anche il leader di Diventerà Bellissima.

L’ex ministro della Difesa, come tanti nel centrodestra, predica unità: “Quello che non si può fare è andare divisi o tirarla per le lunghe. Sarebbe un madornale harakiri andare divisi. Abbiamo un candidato spendibile, forte, noto come Nello, ma se ce ne sono altri li propongano, ma se non ce ne sono uniamoci subito”.

Dal canto suo Musumeci incassa il sostegno di La Russa, con il quale ha condiviso il percorso prima nel Msi e poi in An, e – come in un flash back – dopo avere ricordato quanto avvenne nel 2012 quando il centrodestra si presentò diviso, rilancia l’intesa “con almeno quattro-cinque sigle” presentata la scorsa settimana a Palermo.

“Forza Italia – ammette Musumeci – è una parte importante del centrodestra, è il partito di maggiore consistenza numerica ,quindi abbiamo tutto il piacere di potere condividere questo percorso comune al di là del disimpegno del 27 marzo (quando sfumarono le primarie ndr). Lo stesso vale per i centristi e per tutte le forze politiche che con noi vogliono mettere su un progetto alternativo alla demagogia grillina e alla inconsistenza del Partito Democratico”.

Parlando dell’ipotesi di un successo del M5S, Musumeci ha detto che ‘non è più tempo per fare un salto nel buio’, però riconosce che “alla base c’è tanta gente per bene ed in buona fede che è convinta di esprimere un voto di protesta, ma il voto deve diventare di testa”.

La Russa, parlando dell’iniziativa organizzata davanti al palazzo di Giustizia di Catania sottolinea che Fratelli d’Italia “chiede che le autorità indaghino senza fermarsi” sulla questione migranti-ong.

“Ha fatto bene chi ha sollevato questo problema – afferma il parlamentare –, così come a suo tempo chi sollevò il problema della mafia e del terrorismo. Un magistrato che ha notizia prima ancora di avere le prove sui singoli responsabili, ha il dovere di sollecitare indagini a largo spettro”.