Una medaglia d’oro è per sempre, soprattutto quando è conquistata alle Olimpiadi. Per diversi motivi, però, il fiorettista acese Daniele Garozzo, oro olimpico a Rio, la sua medaglia d’oro, conquista il 7 agosto 2016, non la potrà mai dimenticare.

Poco più di dieci giorni fa, purtroppo,  la medaglia gli è stata rubata. E’ successo a Torino e precisamente sul treno che stava portando Garozzo nel capoluogo piemontese per assistere, allo Juventus Stadium, alla partita tra Juventus e Napoli, ospite della società bianconera. Qualcuno, approfittando del fatto che Garozzo si fosse addormentato, ha pensato bene di sottrargli la medaglia.

“Non è stato un bel risveglio su quel treno – racconta Daniele Garozzo – e, certo, la delusione è stata fortissima. La medaglia era custodita in uno scrigno e chi l’ha presa ha creduto di mettere le mani su qualcosa di materialmente prezioso. Per me lo era perchè la medaglia aveva il sapore di un percorso portato a termine, un ricordo da condividere negli anni”.

Garozz lancia anche un appello a chi della medaglia si è impossessato:  “Io sono un ‘ansioso’ ottimista – dice il campione olimpico – e quindi guardo al futuro e alle altre medaglie che spero di poter conquistare e quindi non è successo niente di grave, se non il furto in se stesso. Se poi me la volessero restituire, la rimetterei nel posto dov’è giusto che stia, sul comodino vicino al mio letto”.