Cattive notizie per le famiglie catanesi dopo la pubblicazione del dossier elaborato dall’ufficio studi della Uil, guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy.

Il gettito medio pro-capite a carico di una famiglia con busta paga unica (24 mila euro), casa di proprietà e altro immobile di rendita catastale media è stato di 917 euro per Imu/Tasi, 415 per addizionale regionale Irpef, 192 per addizionale comunale, 342 per la Tari. Il totale fa 1866 euro: importo inferiore al dato complessivo per città-capoluogo in Italia, che si attesta a 1969 euro, ma non relativamente a Tari e Irpef comunale che in ambito nazionale si fermano a 296 e 156 euro, cioè 46 e 36 euro in meno rispetto a Catania.

“Il peso delle tasse locali è ormai insopportabile, soffocante – afferma Fortunato Parisi, segretario provinciale Uil – Ciò vale soprattutto in città come Catania, dove la ripresa non si vede. Nel 2015, le famiglie del nostro capoluogo sono state in media costrette a sborsare ben 1866 euro per Imu/Tasi, Tari, addizionali Irpef regionali e comunali. Una cifra in continuo aumento, decisamente insostenibile specie per i nuclei familiari monoreddito che sono campione di riferimento nel rapporto appena diffuso dal Servizio Politiche Territoriali Uil sull’andamento della fiscalità locale in Italia nel periodo 2013-2015″.

Per Fortunato Parisi, che gia’ in passato aveva incontrato molti amministratori comunali per sollecitare politiche di equità fiscale e attenzione prioritaria alla spesa sociale “Nel Paese, ma ancor più a Catania e provincia, la Uil e’ allarmata perché il blocco degli aumenti di tasse regionali e locali, stabilito con l’ultima Legge di Stabilità, non comprende Tari e tariffe locali. Asili nido, mense scolastiche e rette di ricovero, solo per fare qualche esempio, sono passibili di rincari. Inoltre, Regioni poco virtuose e molto indebitate come la Sicilia potrebbero aumentare le aliquote Irpef. Insomma, considerate le cifre emerse dallo studio Uil, si corre seriamente il rischio che nel nostro territorio adesso piova sul bagnato. E che si vanifichi la soppressione dell’Imu prima casa, facendola apparire un gioco di prestigio o poco più”.

“Abbassare davvero le tasse – conclude Parisi – e restituire potere di acquisto a lavoratori e pensionati e’ la via maestra, probabilmente l’unica, per invertire rotta e assicurare sviluppo. Lo sostiene da tempo Carmelo Barbagallo, impegnato con tutta la Uil in una battaglia di dignità e giustizia per tutte le famiglie del nostro Paese. Questo vale particolarmente per Catania, dove gli indicatori restano negativi e cresce il disagio. Nei prossimi mesi siamo dunque pronti alla mobilitazione, se non arrivassero finalmente segnali concreti”.

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