Le 11 persone arrestate con l’operazione di polizia denominata ‘Skin trade’ che ha sgominato un’organizzazione specializzata nella tratta di esseri umani sono:

Tina Nosakhare, 28 anni, arrestata a Catania, Faby Osagie Idehen, 23 anni, detta  “Osaghie”, arrestata a Catania, Cynthia Samuel, 34 anni, detta  “Yunise”, arrestata a Siracusa, Chineyere Marvelous Uyor, 27 anni, intesa ‘Chichi’, arrestata a Licodia Eubea, nel Catanese, Gift Akoro, 28 anni, intesa ‘Pamela’, arrestata a Giugliano, in provincia di Napoli, Toyin Lokiki, 31 anni, intesa ‘Juliet’, arrestata a arrestata a Giugliano, in provincia di Napoli, Faith Otasowie, 30 anni, intesa ‘Naomi’, arrestata a Castel Volturno, Beauty Aidiagbonya, 36 anni, arrestata a Vigodarzere  (Pd), David Ewere Omofomwan, 37 anni, arrestato a Vigodarzere (PD), Albert Agyapong, 40 anni, inteso ‘Capo Albert’, arrestato a Mondragone (CE) e Irene Ebhodaghe, 44 anni, detta  “Mummy Shade”, arrestata  a Catania.

Reclutate dalla Nigeria e costrette a prostituirsi in Italia 

Dei quindici indagati, 13 sono donne e solo due uomini. Undici sono stati arrestati in varie parti d’Italia mentre per quattro destinatari di misura cautelare, trovandosi all’estero, è in corso la procedura per l’emissione di mandato di arresto europeo e per l’estradizione.

Per tutti le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovani donne di nazionalità nigeriana, di singole ipotesi delittuose  di tratta di persone, con l’aggravante della transnazionalità, per avere reclutato, introdotto, trasportato e ospitato nel territorio dello Stato giovani donne nigeriane al fine di costringerle ad esercitare la prostituzione e del reato di sfruttamento della prostituzione.

Nove di loro rispondono del delitto di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone ai danni di giovanissime donne nigeriane alcune delle quali sono minori. Altre quattro rispondono, in concorso tra loro, del reato di tratta di persone ai danni di  donne di nazionalità nigeriana con l’aggravante di aver agito al fine di sfruttarne la prostituzione, mentre solo due dei soggetti tratti in arresto rispondono, singolarmente, del reato di organizzazione e sfruttamento della prostituzione ai danni di numerose prostitute nigeriane.

 Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Catania in collaborazione con i colleghi di Napoli, Caserta, Padova e Palermo.

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