Anche i tifosi del Catania, assieme alla federazione gioco calcio e alla Lega Serie B saranno parte civile nel processo sull’inchiesta “I treni del gol” che vede tra gli indagati anche l’ex presidente del Catania Nino Pulvirenti e l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino.

Il gup Francesca Cercone, intanto, ha sciolto la riserva sull’ammissione delle parti civili. Oltre a Figc, Lega B, Confconsumatori e Codacons sono stati ammessi una trentina di tifosi rossazzurri per motivazioni diverse.

Sette sono i sostenitori che saranno parte civile in quanto avevano sottoscritto l’abbonamento per la stagione calcistica di Serie B 2014-2015 “con l’aspettativa – scrive il Gip – di presenziare a manifestazioni sportive corrette” e avevano poi acquistato un abbonamento per la stagione successiva, “trasformato” in abbonamento di Lega Pro.

Più di 20, invece, quelli che saranno parte civile in quanto titolari dell’abbonamento. Uno solo il sostenitore che sarà parte civile perche aveva acquistato il tagliando di Curva Sud per la partita Catania-Livorno del 2 maggio 2015 ( terminata con il risultato di 1 a 1 ) anche in questo caso con l’aspettativa di presenziare a manifestazioni sportive corrette.

Sei le persone che saranno parte civile al processo per aver effettuato scommesse sulle partite sotto inchiesta “confidando nella lealtà delle competizioni sportive”. Accettata anche la richiesta della società di scommesse SK365 Malta Limited che ha dovuto pagare gli scommettori per le gare del Catania finite sotto la lente d’ingradimento della magistratura.

Rigettata, invece, la richiesta di ammissione a parte civile di quei tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento con le pay tv; così come le richieste di Codici Onlus, Codici Sicilia, Prolegis e ConsItalia.

Il processo riprenderà il prossimo 9 giugno con l’udienza in cui, verosimilente, il pm Sorrentino potrebbe discutere la requisitoria di rinvio a giudizio nei confronti di Pulvirenti e Cosentino, ma anche dell’ex direttore sportivo rossazzurro Daniele Delli Carri, Fernando Arbotti, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Gianluca Impellizzeri.

 

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