“Stasera, al Teatro Antico di Catania, l’ultima replica di Tosca. Speriamo non sia l’ultima per il Bellini!”. Lo afferma tra preoccupazione e amarezza Giovanni Nicotra, segretario territoriale della Uilcom-Uil di Catania, che aggiunge: “Prima che sia troppo tardi, i lavoratori del Teatro Massimo Vincenzo Bellini lanciano un nuovo grido di allarme. Questa istituzione culturale della nostra città e della Sicilia è a rischio. Sono a rischio i cervelli, le ugole, le braccia. Insomma, le persone che fanno il Teatro”.

Nicotra spiega: “Crisi economica, continui tagli ai finanziamenti, dissesto finanziario della Regione e blocco delle assunzioni hanno progressivamente depauperato l’ente lirico. L’organico, già fortemente carente, s’è ridotto talmente in alcuni settori vitali come il coro da mettere in serio pericolo la stessa realizzazione degli spettacoli. Le mura, le magnifiche mura, dello stesso Teatro Massimo potrebbero ridursi in un contenitore vuoto. Il Bellini, magari, ospiterà qualche rappresentazione. Mai più, però, sarà luogo autorevole e stimato di produzione, occupazione, formazione”.

“Le difficoltà – dice il segretario Uilcom – si superano incrementando gli investimenti, non riducendoli. Facciamo, quindi, appello alla politica perché (ri)scopra l’importanza dell’industria culturale, catalizzatore di turismo e terziario. Ci rivolgiamo anche e soprattutto a spettatrici e spettatori, a quel Teatro che esiste solo per il pubblico e di pubblico, perché assicurino l’amore e il sostegno di sempre al Bellini. La UilCom, intanto, non resterà inerte dinanzi a questa lenta agonia. Non lasceremo che diventi celebrazione funebre un anniversario: i cinquant’anni dall’approvazione delle legge con cui lo Stato riconosce e promuove l’attività lirica e concertistica come strumento di formazione musicale, culturale e sociale della collettività nazionale!”.