“La situazione lavorativa in cui opera la polizia municipale, soprattutto nelle grandi città è davvero drammatica. Infatti casi del genere che per fortuna, e solo per questo, non hanno lo stesso epilogo della tragedia capitata al collega di Catania, sono ormai all’ordine del giorno.

La solidarietà “postuma” e quindi ipocrita non la si può accettare, soprattutto nei confronti di una categoria mandata al “macello” senza preparazione e senza tutela di nessun tipo.

Speriamo e ci auguriamo che il collega si possa rimettere al più presto e tornare alla propria famiglia, ma questo non assolve, il Sindaco ed il comandante della Polizia Municipale di Catania, da forti responsabilità sia morali che eventualmente anche  penali e nel caso in specie potrebbero emergerne diverse”.

Lo dice Nicola Scaglione segretario provinciale del sindacato Csa. “Vorremmo che il sindaco ci chiarisse insieme al “suo” comandante il perché il “nostro” collega era in servizio da solo con un ausiliario, a cui nulla si può chiedere e non con un altro collega di polizia municipale  che avrebbe potuto aiutare e gestire l’accaduto – aggiunge Scaglione – Sicuramente come in tutta Italia, ci potrà rispondere che la carenza del personale, i tagli del governo, riducono il personale e lui da bravo sindaco si è impegnato nella moltiplicazione dei poliziotti municipali, mettendoli in servizio singolarmente anziché in coppia,oppure potrà dire che il servizio lo dispone il comandante o altro.

Speriamo solo che non venga fuori che il comandante di nomina quasi esclusivamente fiduciaria dei sindaci, con leggerezza e approssimazione abbia fatto un ordine di servizio senza calcolare il rischio a cui esponeva il collega, oppure che è prassi che i colleghi rischino in solitudine, oppure il servizio è stato richiesto dall’amministrazione e costi quel che costi si doveva garantire.

Il sindacato Csa, che ormai da anni chiede il riconoscimento delle tutele necessarie a svolgere un servizio di polizia a tutti gli effetti, soprattutto nelle grandi città, non può ascoltare i sepolcri imbiancati che da una vita assumono impegni mai rispettati nei confronti di una categoria che nei fatti paga in esclusiva lo scotto di mille inefficienze e di tanta ipocrisia, perchè e fuor di dubbio che da che mondo e mondo nessun sindaco o comandante abbia mai pagato per errori di questo tipo ma solo i colleghi che subiscono tutto sulla propria pelle”.

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