E’ attesa entro venerdì prossimo la decisione dei giudici del tribunale del Riesame di Catania (presidente Maria Grazia Vagliasindi) sulla revoca delle misure patrimoniali e personali nei confronti dell’ex presidente e dell’amministratore delegato della compagnia low cost Wind Jet, rispettivamente Nino Pulvirenti e Stefano Rantuccio, presentata nell’udienza di stamattina  dagli avvocati Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi.

Pulvirenti e Rantuccio sono agli arresti domiciliari dal 29 gennaio scorso in esecuzione di un provvedimento del Gip Giuliana Sammartino che li accusa di bancarotta fraudolenta.

E’ stata invece rimandata la discussione sulla misura interdittiva che vieta l’esercizio della professione per gli altri indagati: sarà trattata successivamente, sempre davanti al Tribunale del riesame.

Nell’ordinanza di custodia cautelate decisa dal Gip nel bilancio della Wind Jet sarebbero state realizzate “artificiose sopravvalutazioni operate con il contributo di società estere che, attraverso perizie di comodo, hanno gonfiato il valore delle rimanenze di magazzino per oltre 30 milioni di euro”.

L’inchiesta della Procura di Catania è coordinata dal procuratore Michelangelo Patanè e dai sostituti Alessia Natale, Alessandra Tasciotti e Alessandro Sorrentino.

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