Piazza Armerina, nell’ennese, è avvolta dalle fiamme, con almeno tre grossi roghi alle porte dei boschi che circondano la città dei mosaici. In contrada Santa Caterina, vicino al bosco di Bellia, sono esplosi tre vecchi ordigni bellici a causa del calore.

A Piazza Armerina, oltre l’elicottero della Forestale sono giunti anche due Canadair per evitare che le fiamme giungano all’ospedale che si trova proprio ai margini del bosco di Bellia, dove è divampato l’incendio. L’unità di crisi della prefettura di Enna segue l’evolversi della situazione, mentre nella notte è stato necessario l’intervento di pattuglie di polizia e carabinieri per evacuare alcune abitazioni e garantire la viabilità per i mezzi di intervento. La strada che da Piazza Armerina porta ad Aidone alterna chiusura e apertura al transito.

Non è la prima volta che in quella zona a causa di incendi esplodano residuati bellici.

Gli interventi in contrada S. Caterina, Torre di Renda, Sollazzo, Cicciona, Bannata, Sambuco, Palmeri, Piano Cannata, Ramorsura, Arenazzo, Muliano e Bellia sono costantemente seguiti dai Vigili del fuoco e dal Corpo forestale della Regione, intervenuti dai comandi di Enna e Piazza Armerina, e da squadre della Protezione civile.

“Sono molto amareggiato per quello che sta accadendo a Piazza Armerina, dove tra l’altro nel weekend la Regione aveva investito organizzando la manifestazione ‘Anfiteatro Sicilia’. Quella degli incendi è diventata una questione di ordine pubblico. Faccio un appello a chi si occupa dei controlli, ma anche a chi svolge le indagini. Non è possibile che per pugno di delinquenti, ben organizzati, si rischia di vanificare tutto il lavoro che viene svolto nel corso dell’anno”. Lo dice l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo.

(foto di repertorio)

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