Ponte si, ponte no. Il dibattito è aperto e quanto mai acceso. Come già avvenuto qualche anno fa quando Berlusconi rilanciò l’idea di un collegamento tra Sicilia e Calabria, anche l’uscita di Renzi non ha lasciato indifferente l’opinione pubblica, ma soprattutto quella politica.

Il più arrabbiato di tutti è il sindaco di Messina, Renato Accorinti ( già attivista del movimento ‘No ponte’ ) che in un’intervista al fatto quotidiano ha punzecchiato il premier Renzi che, secondo il primo cittadino peloritano, o ha fatto una battuta o è stato molto offensivo.

Accorinti, seguendo la linea di Virginia Raggi a Roma sulle olimpiadi, ha ribadito che prima del ponte, in Sicilia, andrebbero create o ammordenata le infrastrutture primarie e che è assurdo pensare al ponte, quando le autostrade vengono chiuse per le frane.

Oltre alla rabbia di Accorinti, diretto interessato, non sono mancate, dai diversi schieramenti politici, i commenti, anche sarcastici. Eloquente la risata con cui Massimo D’Alema ha glissato l’argomento nel salotto di Giovanni Floris su La7. L’ex presidente del consiglio ha poi rincarato la dose definendo la promessa di Renzi un regalo per gli 80 anni di Silvio Berlusconi.

Propenso, ma senza esagerare anche il presidente della regione siciliana Rosario Crocetta: “Nessuna opposizione ideologica. Se ci sono i soldi, si faccia”.

Da un governatore a un ex governatore, Totò Cuffaro: “Con soddisfazione, prendo atto che due grandi scelte del mio governo, ‘Ponte sullo stretto’ e ‘Termovalorizzatori’, prima ampiamente demonizzate, ora diventano importanti e indispensabili. Spiace constatareche si sono persi dieci anni e forse anche la possibilità di realizzarli”.

“Mi pare che un mese fa il presidente del Consiglio avesse detto che, prima del ponte sullo Stretto, per Calabria e Sicilia ci fossero altre priorità come le strade e i treni”. Così a Repubblica Tv Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro al termine di un convegno organizzato al Senato per discutere di Cannabis e legalizzazione. “La prima pietra è stata depositata più volte, non credo sia una priorità – ha aggiunto Gratteri – inoltre mi chiedo: dove sono i soldi per ristrutturare strade e ferrovie? Solo dopo si può parlare del ponte”.

“Un chiaro ricatto in vista del referendum”, così, invece, Debora Borgese referente nazionale di Terra Nostra Italiani con Giorgia Meloni.

Non solo politica. Laconica la conclusione degli attori siciliani Ficarra e Picone su Twitter: “ prima dice una cosa e poi dice il contrario. Ma il bello è che sono minchiate tutte e due.