E’ stato il meraviglioso scenario naturale del teatro antico di Taormina a inaugurare il G7, il vertice dei grandi del mondo.

Il premier italiano Paolo Gentiloni ha accolto i colleghi a cominciare dal giapponese Abe; seconda la britannica Theresa May, poi il cancelliere tedesco Angela Merkel, poi Troudeu, Macron e, dopo una decina di minuti anche Donald Trump.

Si è fatto attendere il presidente americano, verosimilmente per verificare ancora le misure di sicurezza.

Formale e poderosa la stretta di mano con Gentiloni, a differenza degli altri premier che, invece, hanno salutato con il bacio il presidente del consiglio italiano.

Dopo l’arrivo di Trump, i sette grandi si sono preparati al primo dei tre scatti di gruppo previsti dal protocollo del G7. Prima foto di famiglia che, di fatto, da l’avvio ufficiale ai lavori del summit.

Guidati dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, blindati da decine e decine di uomini delle forze dell’ordine, sei leader del G7 hanno attraversato a piedi il centro di Taormina. Non c’era il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che li ha raggiunti dopo sul belvedere, probabilmente per ragioni di sicurezza.

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