L’inchiesta che ruota attorno alle presunte tangenti sui fondi del trasporto marittimo per le isole minori della Sicilia, che ha portato all’arresto di Ettore Morace, proprietario della compagnia di traghetti Liberty lines, nasce dai bandi predisposti dalla Regione nel 2014.

Ad anticipare l’inchiesta, segnalando la non regolarità dei bandi, fu Nadia Luciano, collaboratrice della rivista giuridica Svimez ed ex consulente dell’assessorato regionale alle Infrastrutture e trasporti. Come ex consulente aveva ritenuto non corretti i bandi, perché sarebbero stati sovradimensionati, indicano nuovi criteri. Ustica Lines all’epoca dei fatti aveva chiesto che il bando, oggetto di contenzioso, fosse considerato valido, chiedendo la firma del contratto e minacciando il licenziamento dei marittimi.

Nonostante questo la stessa società aveva continuato a fornire il servizio nelle tratte per le Eolie e le Egadi, rivendicando di aver vinto la gara.

“Non sta a me commentare i fatti di questa mattina – spiega Nadia Luciano -, ricordo però che la mia attività in quel settore e in quel periodo è stata contraddistinta da molteplici relazioni tecniche stilate in conformità ai prescritti normativi sulla materia. Cessato il mio incarico, apprendo stamani dalla stampa, si apre nuovamente una pagina difficoltosa per i collegamenti marittimi che hanno bisogno ora più che mai di una corretta e coerente programmazione”.

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