14 agosto San Massimiliano Maria Kolbe. Il 14 agosto si commemora in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di San Massimiliano Maria Kolbe (Zduńska Wola, 8 gennaio 1894 – Auschwitz, 14 agosto 1941). E’ stato un presbitero e francescano polacco che si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame nel campo di concentramento di Auschwitz. È stato beatificato nel 1971 da papa Paolo VI, che lo chiamò “martire dell’amore” e proclamato santo nel 1982 da papa Giovanni Paolo II.

14 agosto 1941 – In quel giorno il primo ministro britannico Winston Churchill ed il presidente degli Stati Uniti  Franklin Delano Roosvelt siglano la Carta Atlantica, al termine di un incontro segreto. L’ accordo  fra le potenze alleate, siglato a bordo della nave da battaglia Pricne of Wale, anticipa alcuni dei principi cardine su cui si basterà il futuro  assetto mondiale. divieto di espansioni territoriali, autodeterminazione interna ed esterna, democrazia, pace intesa come libertà dal timore e dal bisogno, rinuncia all’uso della forza, sistema di sicurezza generale che permetta il disarmo. La Carta rappresenta il seme per la nascita dell’ONU.

14 agosto 1943 – In quel mercoledì Roma diviene “città aperta”, come, ufficialmente e unilateralmente, proclamato dal governo Badoglio. Un annuncio già’ anticipato dal ministro degli esteri, Raffaele Guariglia, il 31 luglio,  al Vaticano. Un mese dopo, la Sante Sede, fa pervenire la comunicazione del governo Badoglio ai governi di Londra e Washington. Così Roma, in quanto città  priva di mezzi difensivi ed offensivi, dovrebbe essere risparmiata da bombardamenti o azioni belliche. Ma, mentre l’Italia smilitarizza, la Germania ignora ogni impegno in merito, così  da indurre i governi alleati a non prendere in considerazione la dichiarazione unilaterale, riservandosi “piena liberta’ di azione nei riguardi di Roma” . Prima della Liberazione, avvenuta il 4 giugno 1944, la città subira’ , infatti, altri 51 bombardamenti.

14 agosto 1988 – In quella data muore il corridore e grande imprenditore italiano, Enzo Ferrari. Creatore della mitica “ Rossa”, l’ auto simbolo dell’ Italia che vince e brand tra i piu’  conosciuti a livello mondiale, il papà  del “cavallino rampante”, vive una vita di grandi successi: commendatore, cavaliere del Lavoro, due lauree honoris causa, nove vittorie ai campionati del mondo. Ma non altrettanto felice la sua vita personale, segnata da dolorose perdite familiari: nel 1956, muore suo figlio Dino, malato di distrofia muscolare, all’ età  di  soli 24 anni.  Alla sua memoria Enzo Ferrari dedica  una delle sue più celebri vetture la Ferrari-Dino.