9 agosto Sant’Edith Stein. Il 9 agosto si celebra in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di Sant’Edith Stein, conosciuta come Teresa Benedetta della Croce (Breslavia, 12 ottobre 1891 – Auschwitz, 9 agosto 1942). E’ stata una monaca, filosofa e mistica tedesca dell’Ordine delle Carmelitane Scalze. Di origine ebraica, si convertì al cattolicesimo dopo un periodo di ateismo che durava dall’adolescenza. Venne arrestata nei Paesi Bassi dai nazisti e rinchiusa nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove, insieme alla sorella Rosa, anch’ella monaca carmelitana scalza, venne trucidata. Nel 1998 papa Giovanni Paolo II la proclamò santa e l’anno successivo la dichiarò patrona d’Europa.

9 agosto 1920 – In quel giorno nasce a Pianazzo di Lizzano Enzo Biagi. Firma prestigiosa del giornalismo italiano, acuto osservatore degli avvenimenti del suo tempo, collabora sin da giovane con i maggiori quotidiani del Pese e nel 1952 assume la direzione del settima nel “Epoca”. Nei primi anni del ‘60 entra in Rai, dove lavora per i Tg e realizza approfondimenti e speciali. Popolare conduttore e autore di inchieste e programmi, firma il programma quotidiano “Il fatto”, che chiude il suo lavoro in Rai. Accusato di parzialità e colpito dal cosiddetto “editto bulgaro”, è lo stesso Silvio Berlusconi a decretarne l’allontanamento dall’azienda, con un’intervista in cui si augura che “si ponga fine all’uso criminoso della televisione pubblica come è stato fatto dal giornalista Michele Santoro, dal comico Daniele Luttazzi e da Enzo Biagi”. Biagi resta fuori dalla Rai dal 2002 al 2007. Muore a Milano il 6 novembre, pochi mesi dopo essere stato reintegrato.

9 agosto 1945 – In quella data, tre giorni dopo il primo lancio su Hiroshima, viene sganciata sulla città giapponese di Naghasaki, la seconda arma nucleare utilizzata in guerra, la bomba al plutonio chiamata Fat Man. Un terzo della città e dei vicini distretti industriali vengono distrutti. Le vittime solo oltre 74mila. Gli abitanti sopravvissuti, come ad Hiroshima, soffrono tuttora delle conseguenze fisiche delle radiazioni rilasciate dagli ordigni nucleari.

9 agosto 1930 – In quel sabato avviene l’esordio di Betty Boop. E’ un celebre personaggio del mondo dell’animazione, ideato nel 1930 dalla fantasia prolifica e irriverente dei fratelli Fleischer. Nei primi anni trenta, ebbe la voce dell’attrice Ann Little. La figura di Betty irruppe con una carica erotica imprevedibile nel panorama dell’animazione americana, punteggiata da bambini tondeggianti e animali parlanti. È la tipica flapper, cioè la ragazza alla moda del periodo jazz, irriverente e maliziosamente mascolina. Porta il taglio di capelli più alla moda del periodo, corti e frangiati, indossa un vestitino succinto che lascia scoperte le spalle e la giarrettiera, e pare più che consapevole del suo sex appeal, oltre a essere fornita di una buona dose di auto-ironia.