Un cane setter che, ad avviso delle Guardie OIPA, sarebbe stato abbandonato per settimane nelle campagne della provincia di Ancona. Per lui vi sarebbe stato solo un recinto schermato con teli per non renderlo visibile dall’esterno, una cuccia di plastica e dell’acqua che ad avviso dei volontari si sarebbe presentata “putrida”.

Cosa ancora più grave lo stato di salute generale del povero cane. Si presentava visibilmente magro; l’OIPA riferisce a questo proposito di uno stato di denutrizione. Come se ciò non bastasse, il setter presentava comportamenti stereotipati, come il girare su se stesso. Il cane, cioè, potrebbe  avere subìto lo stress della lunga detenzione.

L’OIPA, ricevuta una segnalazione, aveva messo in atto monitoraggi continui del posto. “Nessuno, ad oggi, – afferma Rocco Coretti, coordinatore del nucleo di guardie zoofile OIPA di Ancona e provincia – si è fatto avanti per chiedere informazioni su di lui e sulla denuncia che abbiamo presentato. Il proprietario, nonostante le nostre indagini, risulta tutt’ora irreperibile”. Per gli attivisti quel cane sarebbe stato abbandonato come un vecchio utensile.

Le Guardie OIPA, accompagnate da due medici veterinari, di cui un comportamentalista, appurate le gravissime condizioni fisiche e psicologiche del cane, hanno proceduto con un sequestro per maltrattamento e detenzione non idonea, ricoverando subito il cane nel canile sanitario di competenza per sottoporlo a cure ed accertamenti. Nei giorni successivi sarebbe emerso che la denutrizione era così marcata da impedirgli di assimilare il cibo correttamente.

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