L’Ulss di Treviso rimborserà intervento e viaggi ad un uomo che andrà a farsi operare negli Stati Uniti per il cambio di sesso e pagherà il volo anche per la persona che lo accompagnerà.

La decisione del direttore dell’Ulss Francesco Benazzi è frutto di un lungo contenzioso giudiziario, come riporta il Gazzettino, avviato nel 2013 dal legale del paziente, Alessandra Gracis, nata uomo ma diventata donna nel 2012.

Un giovane uomo con disturbi di identità di genere aveva deciso di sottoporsi ad un intervento per il cambio di sesso e aveva chiesto all’Ulss di essere autorizzato a farsi operare nel centro di altissima specializzazione Mills a San Mateo, in California.

Il costo preventivato era di 21 mila dollari più altri 15 mila per le spese di viaggio con un accompagnatore. Alla risposta negativa e all’invito a farsi operare in Italia, l’uomo, assistito da Gracis, aveva avviato una causa conclusa nel 2015 con una sentenza del Tribunale di Treviso che in sostanza gli dava ragione, sostenendo che l’Ulss doveva farsi carico dell’80% delle spese.

Al rifiuto dei sanitari trevigiani di autorizzare la spesa ha fatto seguito l’avvio di un’altra causa da parte dell’avvocato Gracis.

Ieri l’Ulss di Treviso, tramite il direttore Francesco Benazzi, ha comunicato all’interessato la disponibilità ad affrontare la spesa, elencando pure i costi di viaggio rimborsabili: “volo di andata in classe economica e volo di ritorno per l’assistito, volo di andata e ritorno in economica per l’accompagnatore”.