Nonostante la Sicilia non sia ancora rappresentata, perché le 40 società italiane a maggiore capitalizzazione quotate sul mercato telematico azionario (MTA) si trovano tra Milano e Roma, l’interesse per l’indice di borsa Ftse Mib, che riunisce appunto le aziende italiane al top, si sta estendendo ai traders di tutta Italia e anche a quelli esteri.

Quali sono le società dell’Ftse Mib?
La lista è lunga: fanno parte dell’indice italiano, chiamato anche Italy 40, varie società operanti nel settore della moda e delle automobili, ma anche banche, finanziarie, assicurazioni e aziende del servizio pubblico. Tra quelle note anche al grande pubblico figurano Banca Generali, Banco Mediolanum, Banco Bpm, Campari, Enel, Eni, Ferrari, Fiat Chrysler, Finecobank, Generali, Intesa Sanpaolo, Luxottica, Mediaset, Moncler, Poste Italiane, Salvatore Ferragamo, Siamo, Telecom Italia, UBI banca, Uncredit, Unipolar e Yoox. Tutte insieme, queste imprese rappresentano l’80% della capitalizzazione totale nella Borsa Italiana.

Come investire nell’Ftse Mib?
L’avvento delle piattaforme di broker online ha reso più semplice investire sugli indici finanziari. Attraverso i contratti per differenza è infatti possibile trarre profitto dalla variazione di prezzo che si verifica sul mercato, che l’andamento dell’indice sia positivo o negativo. Per aprire una posizione con i CFD è sufficiente versare un piccolo deposito, che rappresenta una percentuale del valore totale dell’investimento. Rispetto ad un investimento diretto in azioni qui i guadagni non sono vincolati ad un andamento positivo delle stesse, e lavorare su un gruppo di aziende garantisce maggior stabilità. La negoziazione riguarda in genere dei futures trimestrali, che per l’indice italiano scadono a fine marzo, giugno, settembre e dicembre. È inoltre possibile fare trading sull’Ftse Mib con le opzioni binarie, con le quali si ottiene un profitto prevedendo l’andamento dell’indice in un determinato arco di tempo. Il sistema del trading forex Italia, invece, permette d’investire sui cross valutari, il cui andamento è parzialmente influenzato, oltre che dagli eventi politici, dall’economia dei paesi che usano le valute oggetto dello scambio.

Il valore dell’Ftse Mib
Nel 2017 l’indice Ftse Mib è cresciuto del 17%: un trend positivo che lo rende degno d’interesse per gli investitori. L’attuale congiuntura, inoltre, consolida il rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro nel 2017, tendenza che dovrebbe confermarsi anche per il 2018. Si aggiungono poi le notizie positive sull’andamento generale dell’economia italiana, con l’Istat che conferma una crescita al di sopra delle aspettative per l’anno in corso e prevede un trend simile anche per l’anno prossimo.

Le prospettive future della Borsa Italiana
Oltre alle aziende che fanno parte di Italy 40, esistono anche altre realtà italiane quotate in borsa. Il governo nostrano sembra effettivamente interessato ad applicare un programma di sconti alle aziende che decidono di quotarsi in borsa in modo da rendere più appetibile quest’opzione da molti considerata onerosa, ampliando e rafforzando di conseguenza il listino italiano, nell’ambito di una strategia generale di rilancio dell’economia.