“Noi saremo una forza di governo responsabile, ferma sui contenuti. Contribuire eventualmente ad un’alleanza di governo deve essere il mezzo per produrre la forte inversione di rotta che auspichiamo e non certo una scorciatoia
per ricavare qualche poltrona in piu’. Il governo come mezzo, non come fine”. Risponde cosi’ Pietro Grasso, leader di Liberi e uguali, in un’intervista alla ‘Stampa’, quando gli viene chiesto di una possibile alleanza post-voto con Pd e M5s.

“Nelle alchimie di questi giorni ci sono troppe incognite – osserva – a cominciare dagli effetti di una legge elettorale unica al mondo e il mio non e’ un complimento. Guardare genericamente al futuro non appartiene al mio pragmatismo e dopo il voto voglio vedere forze in campo, numeri e soprattutto i programmi”.

Quanto al programma di LeU, continua Grasso “noi non proporremo soluzioni irrealizzabili, ma alcune esigenze sociali sono irrinunciabili, anche perche’ le ricette neo-liberiste si sono dimostrate inefficaci”.

Secondo il presidente del Senato, “per questo Paese serve un Piano di sostenibilita’ ambientale, la messa in sicurezza del territorio, a partire dalle scuole e un piano per il Welfare che ripensi a quanto e’ cambiata la vita di
donne e uomini. Quindi non bonus bebe’, ma un piano straordinario di asili e orari flessibili per i genitori. Riforme strutturali, non una tantum elettorali. Dare diritti a milioni di giovani nella morsa della precarieta’. E proponiamo di fare come in Islanda, dove e’ stato deciso per legge l’obbligo della perfetta parita’ retributiva tra uomini e donne”.

L’obiettivo di LeU, conclude: “E’ recuperare piu’ voti possibili dagli elettori demotivati e non rappresentati del
centrosinistra e poi cercare di riprendere quei voti di sinistra andati verso i Cinque Stelle per protesta, per indignazione, per mancanza di riferimenti elettorali progressisti. E anche, con la mia presenza, andare incontro a chi pensa che il cambiamento si ottiene attraverso le istituzioni e non aprendole, come una scatoletta di tonno”.