Non sapremo chi perdonerà per primo (o se davvero scatterà il perdono), ma le parole di Silvio Berlusconi che, proprio in vista delle Regionali 2017, riapre all’Ncd del suo ex delfino Angelino Alfano non sono cadute nel vuoto. Alfano apre timidamente ma quasi contemporaneamente il coordinatore regionale in Sicilia, invece, chiude.

“In politica non si devono fare questioni personali con alcuno – ha detto il leader di Forza Italia nell’intervista che ha rilasciato anche a BlogSiciliaIn Sicilia c’è grande voglia di Forza Italia e di centrodestra e quindi dobbiamo unire tutti i moderati e ritornare alla guida della regione. Dipende solo da noi perché, ripeto, la Sicilia non è una regione di sinistra”.

La replica del ministro dell’Interno è giunta nel pomeriggio: “Anche io non serbo rancore. Adesso spero che alle parole seguano i fatti come l’ordine di ‘cessate il fuoco’ a qualche suo giornale perché l’albero si riconosce dai frutti. I fatti dimostrano che nel centrodestra abbiamo avuto ragione, abbiamo visto giusto, prima e in tempo per salvare l’Italia nel 2013. Ncd non deve spostarsi ma penso che possa essere raggiunto”.

La Sicilia, quindi, per l’ennesima volta laboratorio politico? Forse. Certamente è il terreno sul quale potrà essere sotterrata l’ascia di guerra. Forse.

“Non abbiamo nostalgia del passato – dice invece il coordinatore siciliano di Ncd Francesco Cascio -. Stiamo affiancando l’attuale azione del Governo Crocetta dall’esterno, al fine di portare avanti riforme essenziali per la Sicilia e qualora questo obiettivo non fosse più sostenibile saremo i primi a trarne le conseguenze ”.

Cascio, in realtà, risponde alle dichiarazioni rese dal senatore Renato Schifani che andavano nella medesima direzione, ma la sostanza non cambia.

“La nostra scelta attuale – precisa Cascio – non è casuale, ma è attentamente meditata e decisa dal gruppo dirigente regionale del partito. Questa scelta non costituisce un’ipoteca sulle nostre future alleanze. In atto, infatti, noi non abbiamo sottoscritto alcun contratto con il Pd né a livello nazionale, né a livello regionale”.

“Con gli amici dell’Udc – evidenzia Cascio – stiamo costruendo un’area politica che possa diventare punto di riferimento di tutti i moderati italiani che si identificano nei valori del partito popolare europeo”.

“Per il futuro abbiamo la pretesa di ritenere che tutto ciò sarà proficuo per affermare un’alleanza capace di governare la nostra regione. Pertanto – conclude Cascio – le parole espresse dal senatore Schifani sono rispettabili, ma certamente rappresentano esclusivamente il suo pensiero personale”.

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