Non aveva più alternativa. Carlo Tavecchio durante il consiglio federale ha rassegnato le dimissioni da presidente della federazione. Enorme il disastro sportivo causato dalla mancata partecipazioni ai prossimi mondiali di Russia, per continuare con una governance assolutamente fallimentare.

L’ambiente calcio italiano ha bisogno di un totale cambiamento e non poteva certo bastare l’esonero di Giampiero Ventura scelto proprio da Tavecchio dopo l’addio di Antonio Conte.

Tavecchio ha annunciato le proprie dimissioni dopo un intervento commosso, nel frattempo ha chiesto a tutto il consiglio di fare un passo indietro e, di fatto, il consiglio federale è stato completamente azzerato. Il calcio italiano riparte da zero, come è giusto che sia dopo una tale debacle e come forse andava fatto già nel 2014 dopo l’eliminazione dai mondiali.

Non è chiaro, adesso, cosa accadrà ai vertici del calcio italiano, ma verosimilmente queste dimissioni apriranno le porte all’arrivo come ct della nazionale di Carlo Ancelotti che non aveva ancora accettato aspettando prima un cambiamento ai vertici federali.

Troppa la pressione attorno a Tavecchio, in primis quella del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che più volte ha ribadito di auspicare le dimissioni.