Riduzione dello stipendio con una decurtazione del 30 per cento e il ritorno alle buste paga del 2001. E’ quanto il Comando forestale ha prospettato questa mattina ai sindacati riuniti in assemblea. A finire nel mirino sono gli operai a tempo indeterminato del servizio antincendio boschivo del Corpo Forestale della Regione siciliana. L’intenzione del Comando è di non applicare più il contratto vigente dei lavori forestali ma di tornare a quello del 2001. Rischiano, con questo taglio, di tornare a 16 anni fa, di prendere circa 700 euro al mese.
Si tratta di una squadra di 44 operai forestali a Palermo, 200 in Sicilia, che rappresenta la “spina dorsale” del Comando dell’Ispettorato foreste. Sono loro che gestiscono il centro radio, l’autoparco e che coordinano le attività durante gli incendi.
Flai, Fai e Uila hanno proclamato lo stato di agitazione, contestano il provvedimento, denunciano la violazione dei contratti e delle leggi, e si opporranno in tutti i modi alla riduzione del salario base.

“Questi lavoratori sono stati presi di mira. Già un anno fa erano stati messi in discussione alcuni istituti contrattuali e tolta l’indennità di reperibilità, la mansione di capo operaio e l’indennità di funzione per i lavori dell’antincendio. Adesso provano a mettere in dubbio, con sentenze di Cassazione e pareri che non conosciamo, il contratto di lavoro applicato fino a oggi – accusano i segretari provinciali di Flai, Fai e Uila Tonino Russo, Adolfo Scotti e Giuseppe La Bua – In Sicilia si continuano a togliere i diritti acquisiti. I vitalizi dei politici non si toccano e ci si rifa sul salario di chi lavora da più di 16 anni. Non accettiamo questo accanimento immotivato nei confronti dei lavoratori che tengono in piedi il comparto antincendio, ripagati in questo modo a pesci in faccia. Molti sono in difficoltà economiche, sono quasi tutte famiglie mono reddito”.
Flai, Fai e Uila Palermo chiedono al Comando del Corpo forestale di ritirare il provvedimento e sollecitano l’intervento dell’assessore al Territorio e Ambiente Maurizio Croce. E il 24 ci saranno anche i 200 lavoratori a tempo indeterminato sott’attacco del comparto in prima fila alla manifestazione regionale dei forestali in piazza Indipendenza. Sul caso interviene anche la Fp Cgil aziendale. “Così si smantella il comparto forestale e soprattutto il servizio antincendio del corpo forestale. Significa mettere in crisi la prossima campagna antincendio, che è un servizio pubblico, con pesanti refluenze sul territorio e l’ambiente – aggiunge Gaetano Guarino, responsabile aziendale Fp Cgil – Ci troveremo in una situazione peggiore di quella dell’anno scorso, senza più il presidio sul territorio. E si fa, dal punto di vista costituzionale, disparità tra gli operai del servizio antincendio boschivo del corpo forestale della Regione siciliana e gli operai dello sviluppo rurale e territoriale, che fanno capo all’assessorato Risorse agricole, che hanno lo stesso contratto”.
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