Il nucleo di polizia edilizio urbanistico della Polizia Municipale di Palermo nell’ambito dei controlli del territorio, predisposti per l’accertamento di violazioni alla normativa edilizia, ha eseguito nel bimestre giugno luglio, 11 sequestri di immobili abusivi, uno dei quali per violazione di sigilli e denunciato 16 persone all’autorità giudiziaria per avere realizzato le opere edilizie senza concessione edilizia ed il nulla osta rilasciato dall’ufficio del Genio Civile.

La violazione dei sigilli è stata accertata in via Corradino di Svezia, nel quartiere Zisa, ad un immobile abusivo già sotto sequestro motivo per il quale il proprietario G.C. di anni 42, è stato denunciato alla Procura della Repubblica.

Ampliamenti abusivi di superficie sono stati inoltre riscontrati ad immobili, rispettivamente ubicati in via Don Orione, via Crocifisso a Pietratagliata e via Sciuti.
In via Don Orione, nel quartiere MontePellegrino, è stato accertato un ampliamento abusivo di superficie di circa 240 metri quadrati di un immobile adibito a supermercato, realizzato con struttura mista, muratura e metallo.I quattro comproprietari sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.

Un’altro ampliamento di circa 30 metri quadrati con chiusura sui quattro lati e copertura con pannelli coibentanti. è stato riscontrato in via Crocifisso a Pietratagliata, in zona Villa Tasca Mezzomonreale, all’interno di in un immobile destinato a ristorazione con somministrazione di alimenti. A causa della mancanza di concessione edilizia, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica M.G. di 35 anni e M.R. di 44 anni, rispettivamente gestore e proprietario dell’immobile.

In via Sciuti invece, è stato accertato l’ampliamento realizzato con una struttura in alluminio di circa 30 metri quadrati di superficie abitativa di un terrazzo di un immobile. Anche in questo caso, il proprietario B.V. di 34 anni è stato denunciato alla autorità giudiziaria poiché risultato sprovvisto di concessione edilizia.

In via Valdaura, a Brancaccio, è stato sequestrato un manufatto edilizio di circa 64 metri quadrati realizzato con pannelli prefabbricati e con tetto a doppia falda. Gli agenti hanno inoltre accertato che il terreno all’interno del lotto era stato livellato con rifiuti speciali provenienti da demolizioni edili.
Sono stati sequestrati il manufatto per la mancanza di permesso a costruire ed il lotto di terreno per le violazioni alle normative ambientali dovute dallo smaltimento illecito di rifiuti speciali. Il proprietario trentaquattrenne è stato denunciato alla Procura della Repubblica.

In via Sandro Pertini, nel quartiere S. Filippo Neri, è stata accertata la realizzazione di un manufatto abusivo di circa 130 metri quadrati, posto su un basamento in cemento armato e struttura in ferro con copertura con pannelli in alluminio coibentati. La struttura è stata suddivisa in quattordici box e due ripostigli ed adibita a ricovero di animali. Il proprietario L.M.M. di 47 anni è stato segnalato all’autorità giudiziaria, poiché la costruzione è stata realizzata in assenza di permesso a costruire in area destinata a verde agricolo.

In via Molara, in un lotto di terreno di circa 1.100 metri quadrati è stato realizzato un manufatto edilizio di solo pianterreno di circa 120 metri quadrati in cemento armato sprovvisto della concessione edilizia e di nulla osta del Genio Civile. Una parte del lotto risultava riempita da rifiuti speciali provenienti dalla demolizione di altri manufatti. A.M.L. di anni 41, proprietaria del terreno, è stata denunciata alla Procura della Repubblica per le violazioni alle normative urbanistico edilizie ed ambientali. Il terreno e la costruzione abusiva sono stati sequestrati.

In via Saffo, a Mondello, per costruire un vano di accesso, è stato prima effettuato lo sbancamento di uno dei lati di fondazione su cui insiste l’ immobile e poi accorciato una trave portante. Gli agenti intervenuti riscontravano che gli interventi edilizi erano stati realizzati in assenza di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile e della Soprintendenza ai beni culturali. La proprietaria L.S. di 55 anni è stata denunciata all’autorità giudiziaria.

In Cortile Seminario Greco, quartiere Montepellegrino, è stato ricostruito ex novo un immobile con tetto a doppia falda in cemento armato, sul perimetro di un immobile preesistente vincolato dal piano regolatore generale come “netto storico”.

E’ stata denunciata all’autorità giudiziaria la proprietaria A.R. di 40 anni senza le dovute Concessioni Edilizie e del Genio Civile. anno 40 è stata denunciata all’A.G.

In Cortile Lo Cicero, a Tommaso Natale, in una palazzina con muri a struttura portante, dalla demolizione del preesistente è stato realizzato un nuovo solaio in cemento armato ed un nuovo piano di circa 40 metri quadrati con un balcone. Le opere realizzate in assenza delle necessarie autorizzazioni e del nulla osta della Soprintendenza ai Beni Culturali, sono state sequestrate, con contestuale denuncia del proprietario, P.G. di 32 anni;

In via Pietro Villa, in un lotto di terreno di circa 300 metri quadrati sono stati realizzati abusivamente due corpi di fabbrica adibiti a civile abitazione. Il primo di circa 100 metri quadrati in muratura con copertura in legno, il secondo di circa 10metri quadrati in muratura. I proprietari sono stati denunciati all’autorità giudiziaria perché sforniti di permesso a costruire e nulla osta del Genio Civile;

Infine, in Cortile dell’Orso, a Casa Professa è stata accertata l’occupazione abusiva del predetto cortile, chiuso da un cancello in ferro e vetro per inibirne l’utilizzo pubblico ed arredato con sedie, tavoli ombrelloni e divani in ferro al servizio di una struttura alberghiera. La legale rappresentante della società, S.E. di 83 anni è stata denunciata all’autorità giudiziaria.

Dopo gli interventi è stata inoltrata contestuale segnalazione all’Agenzia delle entrate e agli uffici tributari comunali per il recupero delle somme evase al fisco. L’attività si lega al “Patto per la legalità” siglato tra Agenzia delle entrate, Regione siciliana, Comune di Palermo e Guardia di finanza per contrastare l’evasione fiscale.

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