E ‘l’ennesimo professionista, capace che nel silenzio più assoluto ha lasciato Palermo. Si è imbarcato sul traghetto per Genove e si è lasciato dietro le spalle 23 anni di vita trascorsa nel capoluogo siciliano.

L’ennesima persona competente e con tante capacità che lascia questa terra infelicissima che offre sempre meno possibilità alle persone brillanti di potere svolgere un’attività che garantisca uno stipendio che possa consentire una vita dignitosa.

Ha cercato in tutti i modi di resistere. Ma alla fine ha dovuto dire basta e trovare fortuna in altre città del nord Italia.

L’addio è stato beffardo. Nel giorno del trasloco ha avuto la polizia e la scientifica in casa per tantissime ore. Mentre si trovava fuori qualcuno, pare per gioco, ha sparato alcuni colpi di pistola in via Vetriera nella zona della Magione.

Un proiettile è entrato in casa. Lascio a voi le considerazioni dopo quanto ha scritto prima di partire sul suo profilo Facebook.

“Dopo 23 anni starebbe stato meglio salutare questa infelicissima e bellissima città fotografando uno qualunque degli angoli, illuminati stamattina da un sole e da una temperatura quasi primaverile.

Invece l’angolo è quello dell’appartamento che ho abitato negli ultimi anni siciliani della mia vita, colpito da un proiettile (nella foto) sparato chissà quando e chissà da chi.

Un colpo, dicono quelli della scientifica, partito probabilmente dalla mano di un idiota che forse cercava un modo simpatico per festeggiare il capodanno, ma che avrebbe potuto uccidere me o la mia compagna.

Per fortuna, l’unica cosa che produce è solo il risultato di trasformare una forte consapevolezza in certezza: una delle più belle città del mondo è destinata a spegnersi del tutto a causa dei suoi lercissimi abitanti.

Fatte salve le poche persone che leggeranno questo post, auguro a costoro il contrario di quello che auguro alla mia Palermo: ora e sempre, Resistenza!
Addio per sempre, Sicilia. Dalla cabina di una naveche fra qualche ora salperà dal porto di via Crispi”.