Tutto un quartiere si è portato all’ospedale Civico di Palermo dove è arrivata la piccola Giulia Mazzola di sette anni morta nello scontro tra due auto.

Tantissimi parenti e amici si sono stretti attorno al padre Massimo distrutto nel dolore. Piangono e si disperano per una morte assurda.

“Non è possibile che sia successo, sono disperato. Dove sei”, urla il padre attorniato da amici e parenti. La madre all’ospedale Policlinico non sa ancora nulla della piccola morta sull’asfalto dopo che è stata scaraventata dal finestrino.

Dentro di sè sa che è successo qualcosa di grave. Chiama la figlia e il marito, Livia Calì, la madre che ha parole di preoccupazione anche per la cognata Caterina Mazzola incinta al nono mese e ricoverata d’urgenza all’ospedale Civico in ginecologia.

Intanto sono in corso i rilievi e le indagini. Il guidatore della Hyundai si trova al comando di via Dogali. Il pm di turno sta valutando la sua posizione insieme a quella della mamma della bimba che teneva la piccola in braccio.

Tutto è successo in poco tempo. Una frazione di secondo. Un’auto che non rispetta la precedenza, lo scontro violento e la morte della piccola. Nella zona è successo l’inferno. Sono intervenute decine di auto della polizia per riportare la calma ed evitare il linciaggio dell’automobilista coinvolto nello scontro.

All’ospedale Civico è dovuto intervenire il battaglione dei carabinieri per riportare la calma e cercare di abbassare la tensione per una morte frutto di molta imprudenza da parte degli adulti.

La Procura di Palermo, che indaga sull’incidente stradale costato la vita a una bambina di 7 anni, sbalzata dall’auto sui cui viaggiava dopo l’impatto con una Hyundai, valuterà sia la responsabilità dell’automobilista che ha travolto la Volkswagen su cui si trovava la piccola, sia quella dei familiari della bimba.

Si dovrà accertare se, come emergerebbe dai primi rilievi, la vittima si trovava, senza cintura di sicurezza, in braccio alla madre, sul sedile anteriore e non, dietro, nel seggiolino, come prevede la legge. Secondo una prima ricostruzione, la Hyundai non avrebbe rispettato il segnale che l’obbligava a dare la precedenza e sarebbe finita contro la Volkswagen.

La vittima sarebbe stata in braccio alla madre, mentre la zia, incinta, guidava. Per l’impatto sarebbe stata sbalzata fuori dal finestrino, finendo a terra. Il reato che si potrebbe ipotizzare è l’omicidio colposo. L’autista della Hyundai si trova in caserma dai vigili urbani.